Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il Paese delle Meraviglie

Autore: Culicchia Giuseppe

Editore: Garzanti

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2004, Pagine: 315


Autore
Giuseppe Culicchia, nato a Torino nel 1965 ha pubblicato numerosi racconti e romanzi tra cui “Tutti giù per terra” dal quale è stato tratto l’omonimo film.


La storia
Attilio (Attila) e Franz (Francesco Zazzi) frequentano entrambi la stessa classe (I ragioneria) nel 1977, gli anni ’70 sono difficili per il nostro Paese per un ondata di violenza provocata dalle forze estremiste. E’ il periodo delle Brigate Rosse, delle occupazioni delle Università e degli scontri, anche violenti, tra dimostranti di estrema sinistra e forze dell’ordine.
I due ragazzi, ben presto, stabiliscono un forte legame di amicizia anche se sono molto diversi.
Franz (“occhi azzurri da pazzo”) ha idee di estrema destra che non nasconde in alcun modo, fuma (hashish), contesta la scuola e il sistema, è un trasgressivo in ogni suo comportamento.
Attila è più tranquillo: per ore suona la batteria su un vecchio fustino del Dash sognando il conservatorio e, quando è triste, c’è una vecchia quercia che lo conforta.
I due vivono insieme l’esperienza scolastica, scontrandosi con l’insegnante di italiano, del tutto incompetente, (sa solo dire “Io che ho fatto il ’68”) e con quello di religione, un ciellino fanatico e ottuso. Intorno ai due protagonisti ruotano le vicende delle loro famiglie e dell’Italia intera di cui arrivano forti echi anche nel sonnolento paesino dei due protagonisti. Molto forte è il legame del protagonista narratore, Attila, con la sorella, Alice; più grande di lui, è già all’università, a Milano, e con il nonno, anziano contadino, bizzarro e saggio.
Le vicende narrate coprono un intero anno scolastico ma, arrivati all’ultimo giorno di scuola, un tragico avvenimento segnerà la vita di Attila.


Recensione
E’ un romanzo che ha riscosso molto successo nel pubblico giovane: certamente l’autore sa parlare ai giovani anche se, secondo me, lo fa con troppe parolacce ed espressioni volgari.
A parte questo, è un bel romanzo che coinvolge chi legge e riesce a farlo con una grande varietà sia di temi che di toni espressivi.
La famiglia, la scuola, l’amicizia, l’amore, la politica trovano tutti spazio in queste pagine e mai in modo superficiale, anche quando il tono ironico acquista caratteri di vera comicità.
In altre pagine, l’ironia lascia il posto al lirismo, quando gli affetti sono protagonisti, in altre ancora il linguaggio è graffiante e sarcastico.
E’, secondo me, un libro da scoprire e da leggere.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 2 presenti. Valutazione media: 8,00 / 10


Federica Lorenzetti (20/03/07)

Questo libro è molto bello, perchè mi ha fatto riflettere sull'importanza dell'amicizia, dove si può sempre contare sull'aiuto dell'altro, sui valori della famiglia, della scuola e dell'amore.

Valutazione: 8 / 10


Francesca Congiu (03/11/06)

E' stato bello leggere la storia dell'amicizia di questi 2 ragazzi che hanno passato insieme tanti momenti e che si sono aiutati quando uno di loro era in difficoltà. Un libro che mi ha fatto riflettere sul valore della famiglia, della scuola, da loro un pò trascurata, dell'amore ma in particolare del vero valore dell'amicizia.

Valutazione: 8 / 10