Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il signore delle anime
Autore: Nemirovsky Irene
Editore: Adelphi
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2011, Pagine: 218
Autore
Irene Nemirovsky è nata a Kiel nel 1903 ed è morta ad Auschwitz nel 1942.
La storia
Dario Asfar è un giovane medico di origini levantine che vive a Nizza nel periodo successivo alla prima guerra mondiale.
La giovane moglie, Clara, delle stesse origini, sta per mettere alla luce un figlio e Dario è disperato perché, poverissimo, non ha di che provvedere ai bisogni della sua famiglia.
La sua infanzia è stata segnata dalla miseria, con molti sacrifici è diventato medico e si è trasferito in Francia con la speranza di un riscatto economico e sociale che è ancora un desiderio non realizzato.
Segna, però, una svolta nella sua vita l’incontro con Philippe Warders, ricco e famoso uomo d’affari che, in preda a turbe psichiche, si affida alle sue cure.
Alcuni anni più tardi, ora a Parigi, Dario non è più un medico senza mezzi né risorse: è diventato il signore delle anime, quel medico di grido di cui tutti parlano, l’unico capace di tenere a freno quelle forze oscure che possono rendere angosciosa l’esistenza degli esseri umani.
Dario specula sulle malattie dell’anima per ottenere quella ricchezza che, meta ambita, da sempre lo ossessiona anche se questo successo gli costa la perdita degli affetti più autentici.
Recensione
Di solito attenta al contesto storico e sociale, questa volta l’autrice lo delinea appena per concentrare la sua attenzione su una vicenda privata bellissima ma tragica, quella del levantino Dario Asfar che è, sì, il signore delle anime, che libera dalle loro possessioni, ma è lui stesso malato nell’anima, divorato dal desiderio della ricchezza e del prestigio.
L’assurdo è che dal fango delle origini intende liberarsi, non solo dal fango della povertà ma anche da quello della miseria spirituale, eppure è in questo fango che finisce poi per ricadere, come se fosse, in qualche modo, impossibile spezzare il nodo che lega ogni individuo alle sue origini.
La scrittura dell’autrice, potente e affascinante allo stesso tempo, riesce a suggerire l’idea di forze oscure che, sempre più forti, arrivano a dominare completamente i protagonisti, coinvolgendo intensamente nel dramma anche chi legge.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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