Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il giardiniere tenace

Autore: Le Carrè John

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 2001, Pagine: 425


Autore
John Le Carré, pseudonimo di David John Moore Cornwell (Poole, 19 ottobre 1931), è uno scrittore britannico. Autore di molti fra i più venduti romanzi di spionaggio, è stato un agente segreto del Secret Intelligence Service.


La storia
In Kenya, presso il lago Turkana, viene trovata barbaramente uccisa Tessa Quayle, la giovane e affascinante moglie di Justin, un diplomatico inglese presso l’Alto Commissariato britannico: la giovane viaggiava in compagnia di un medico appartenente ad un’organizzazione umanitaria.
Non è chiaro neanche al marito il motivo per cui la moglie e il loro comune amico si trovassero in quel luogo, certo è che Tessa era molto conosciuta ed apprezzata per il suo impegno umanitario e per il coraggio e la fermezza con cui, da abile legale qual era, non esitava a denunciare la corruzione del sistema politico guidato dal presidente Moi.
In particolare, negli ultimi tempi, Tessa e Arnold (il medico)si stavano interessando degli effetti collaterali di un nuovo farmaco, immesso sul mercato da una potente casa farmaceutica, per curare la tubercolosi.
Tessa, in seguito a osservazioni fatte nell’ospedale di Nairobi, aveva scoperto verità decisamente inquietanti riguardo ricerche e studi effettuati sul farmaco ma i suoi tentativi di far luce sulla questione si erano arenati in una palude di silenziosa complicità, anche da parte delle autorità britanniche.
Forse il suo omicidio è legato alle sue scoperte…
Deciso a conoscere la verità, Justin riprende il lavoro di denuncia della moglie: etoniano discreto e raffinato, diplomatico lucido e attento,giardiniere paziente e tenace nel tempo libero, si trasforma in un detective che non esita ad affrontare pericoli e difficoltà, anche rischiando la vita, sentendosi guidato dalla voce di Tessa, a volte più vicino a lei di quanto non fossero stati in vita.


Recensione
Avvincente la trama, sicuramente ben costruita, e coinvolgente la narrazione che ha protagonisti coerenti e sapientemente tratteggiati, d’altra parte non ci si aspetta niente di diverso da uno dei più celebri autori di spy stories.
In effetti anche questo romanzo ha elementi della spy story ma, rispetto ad altri romanzi dell’autore, ambientati durante il periodo della guerra fredda, il lavoro presenta fattori di novità e di interesse: per primo l’ambientazione, in quanto le vicende si svolgono tra gli slums e i dimenticati ospedali di Nairobi, in Kenya, poi il tema di una guerra combattuta per guadagnare vaste e ricche fette di mercato usando come arma i farmaci.
In questa storia, infatti, la parte del “cattivo” è svolta proprio da una multinazionale dei farmaci, che utilizza i più poveri tra i poveri per testare frettolosamente e senza troppe precauzioni un nuovo farmaco da vendere poi sui ricchi mercati occidentali.
L’autore, quindi, nel romanzo si fa interprete di una attenzione (anche preoccupazione) da parte del grande pubblico, nei confronti della ricerca biomedica e farmacologica di cui, nel libro, sono mostrati i risvolti drammatici, certamente non specchio oggettivo di una precisa situazione ma possibili e verosimili.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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