
Autore della recensione: Andrea Gobboni
Titolo: Nessun dove
Autore: Neil Gaiman
Editore: Fanucci
Argomento: Fantasy
Anno: 1999, Pagine: 296
La storia
Questo romanzo parla di un giovane inglese che vuole cambiare tipo di vita e così decide di trasferirsi a Londra, per ricominciare una vita lavorativa e farsi strada nel mondo reale.
Questa città si rivela per lui molto diversa da quello che immaginava; Richard qui incontra una ragazza ferita di nome Porta, che gli racconta di alcune persone che la vogliono uccidere e grazie a questa ragazza Richard conosce un nuovo mondo parallelo a quello già esistente, dove le persone non rispettano le regole e dove si trovano individui che la gente considera dei pazzi. Richard scopre una Londra sotterranea, abitata da strane creature con le quali inizia a far conoscenze e a combattere contro i cattivi, riuscendo a distinguere il bene dal male; egli diventa un uomo pronto a sacrificarsi per salvare questa Londra e legato da un incantesimo ad essa, che solo dopo molto tempo riuscirà a sciogliere.
Una volta tornato a casa, nella Londra degli ipocriti, affaristi ed economisti, il giovane si accorge che questa vita non gli piace più, decide che è ora di tornare nelle fogne con gli altri e così diventa un vero e proprio abitante della Londra sotterranea. Mi è piaciuto molto il vario mix di generi letterari che rendono questo libro pieno di colpi di scena e il personaggio principale Richard che è un ragazzo molto insicuro e che crea molto suspence.
Recensione
Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuto molto l’inizio del libro, perché l’autore si dilunga troppo sulla descrizione generale dei personaggi e del paesaggio.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro:
Mad world (Tears for Fears)
Un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro:
Questo è un libro molto appassionante e avvincente, che coinvolge il lettore in una vicenda ricca di colpi di scena e lo porta a sperare che il libro non termini mai. Assolutamente da leggere.
La frase che mi è piaciuta di più:
La frase più bella del libro è: “Ho sempre ritenuto che la violenza fosse il rifugio degli incompetenti e le vuote minacce il santuario finale degli inetti senza speranza".
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché:
Il film che mi è venuto in mente leggendo questo libro è Avatar, perché anch’esso presenta un mondo fantastico
Voto: Molto bello
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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