Autore della recensione: Primucci Riccardo

Titolo: Un gelido inverno

Autore: Daniel Woodrell

Editore: Fanucci

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2007, Pagine: 224


La storia
“Un gelido inverno” è un romanzo scritto da Daniel Woodrell nel 20° secolo ed ambientato in un inverno del 1900 in America, nelle campagne del Missouri. La protagonista è Ree Dolly, una ragazza molto semplice, alta, esile e coraggiosa, la cui madre è ammalata e il cui padre , ubriacone, bugiardo e spacciatore, è scappato di casa, dicendo che tornerà pieno di soldi, per pagare la cauzione, evitando il suo arresto. Alla fine verrà scoperto che suo padre ha ipotecato la casa, non potendo pagare la cauzione ed è stato ucciso da altri spacciatori, per cui Ree è costretta a trovare il cadavere di suo padre per dimostrare che è stato ucciso e togliere l’ipoteca dalla casa, evitando lo sfratto. Quest’ opera ci vuole parlare della sofferenza, sia fisica che mentale , che la protagonista deve sopportare per salvare la sua famiglia, alla morte del padre. In questo romanzo, i fatti vengono raccontati secondo un ordine deciso dall’ autore, con la presenza di flashback e testimonianze sulla società del tempo, inoltre sono molto evidenti e frequenti le similitudini e le descrizioni dei paesaggi, ma soprattutto sono molto dettagliate le descrizioni degli ambienti. Di questo libro mi sono piaciute le lunghe descrizioni paesaggistiche, ricche di dettagli che rendono perfettamente l’idea del luogo descritto; le situazioni che sembrano reali e sono ricche di suspance e in fine lo stile, semplice ed essenziale, che rende scorrevole e piacevole la lettura.


Recensione
Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuta la descrizione di alcuni personaggi, perché è troppo affrettata e con pochi particolari.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro:
This is the life (Amy MacDonald)

Un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro:
Questo libro è interessante e consiglio di leggerlo. Il messaggio è il coraggio e la forza di volontà che un adolescente come Ree Dolly deve avere per riuscire a salvare la sua famiglia, dopo la tragedia della perdita di un genitore.

La frase che mi p piaciuta di più:
“Il cielo era scuro e il vento sibilava, facendo sbattere le finestre e sfuocando l’ orizzonte, ma Ree se ne stava distesa, incurante delle condizioni atmosferiche”.

Voto: Bello


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 8,00 / 10


Francesca Manoni (01/06/13)

Il romanzo si ambienta in una zona del Missouri presentata come una dimensione quasi primitiva e selvaggia.
E’ aspro e roccioso il paesaggio e, metaforicamente, lo sono anche i personaggi: dediti alla raffinazione e allo spaccio di cocaina, vivono seguendo leggi non scritte come quelle del clan.
La protagonista, nonostante la giovane età, è costretta dalle circostanze a prendersi cura della madre malata e dei due fratelli, affrontando le difficoltà e i pericoli di un ambiente socialmente violento e degradato.
La vicenda, cupa e inquietante, raccontata con molta abilità, suscita sconforto e tristezza perché il "lieto fine" lascia, in fondo, solo sconfitti e perdenti.

Valutazione: 8 / 10