
Autore della recensione: Leonardo Focante
Titolo: Le avventure di Huckleberry Finn
Autore: Mark Twain
Editore: Biancoenero
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2009, Pagine: 144
Autore
Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens (Florida, 30 novembre 1835 – Redding, 21 aprile 1910), è stato uno scrittore, umorista, aforista e docente statunitense. Usò anche lo pseudonimo "Sieur Louis de Conte", ad esempio per firmare la biografia di Giovanna d'Arco.
La storia
“Le avventure di Huckleberry Finn”, scritto da Mark Twain nel 1884, narra le vicende di un ragazzo vissuto vagando lungo le rive del fiume Mississippi. Questo libro è il seguito dell’altro famoso romanzo di Mark Twain “Le Avventure di Tom Sawyer”. Se con “ Le avventure di Tom Sawyer” abbiamo riso e ci siamo tuffati in una lettura rilassante e avventurosa, con Le avventure di Huckleberry Finn ritroviamo il gusto della spensieratezza, la genialità, gli scherzi, la corsa verso una libertà senza regole dei ragazzi del Mississippi. E’ proprio a questa libertà che Huck va incontro con tutti i suoi mezzi, quali zattera e canoa e qualche cosa da mangiare racimolata in qualche modo. Oltre al tema della libertà, Mark Twain affronta quello della ribellione dell’individuo nei confronti degli schemi della società e anche molto quello della religiosità e della superstizione. Per scappare dal padre che lo ha portato via dalla vedova che lo aveva adottato per riportarlo a vivere con sé in una baracca da cui usciva presto al mattino e tornava la sera ubriaco, picchiandolo spesso, Huck inscena col sangue di un cinghiale la sua morte e si dilegua su di una zattera lungo il Mississippi, in compagnia di Jim, schiavo nero anche lui fuggito ed ansioso di raggiungere gli stati Liberi del Nord, risalendo l'Ohio, per riscattare la sua famiglia. Dopo molte notti nebbiose e spericolate, i due si imbattono addirittura in una banda di rapinatori assassini all’interno di un relitto di una barca. Huck, nel tentativo di ritrovare la zattera andata in pezzi dopo uno scontro con un battello, viene raccolto da una famiglia impegnata da trent'anni in una sanguinosa faida con un'altra famiglia: Huck resta per molto tempo con quella che per lui è ora una vera famiglia, diventa amico di Buck, che ha 14 anni. Huck e Jim s imbattono in numerose altre situazioni avventurose. Alla fine del racconto non c’è una vera chiusura, piuttosto una porta lasciata aperta alla fantasia, sia del lettore che di Tom e Huck. Ho apprezzato molto il coraggio e la personalità del protagonista Huck Finn che, anche dopo l’episodio in cui viene accolto dalla famiglia in riva al fiume, riesce a tornare alla vita di prima senza grandi traumi, perché in fin dei conti la preferisce.
Recensione
Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuto molto il fatto che l'autore si soffermi troppo su aspetti scaramantici dei personaggi
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Mad World (Tears for Fears)
Un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro:
Quando non ci sono altre pagine da leggere in genere il libro è finito, ma qui si ha l’impressione di portare con sé i personaggi e continuare con loro a percorrere le rive del fiume per vivere nuove emozionanti avventure. Perciò consiglio vivamente la lettura di questo libro ai veri appassionati del genere avventuroso.
La frase che mi è piaciuta di più:
"Niente fa più pena della folla; anche un esercito non è che una folla: i soldati non combattono con il coraggio che è dentro di loro ma con il coraggio che prendono in prestito dalla massa e dagli ufficiali. Ma una folla senza un uomo che la guida non fa nemmeno pena."
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché:
Collegherei sicuramente a questo la lettura delle “Avventure di Tom Sawyer” perché si completano a vicenda.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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