Autore della recensione: Taini Giorgia

Titolo: La mia Africa

Autore: Karen Blixen

Editore: Feltrinelli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1937, Pagine: 224


Autore
Karen Blixen (in arte Isak Dinesen) nacque in Danimarca nel 1885


La storia
In questo romanzo autobiografico la scrittrice Karen Blixen descrive gli anni da lei passati nella sua fattoria sull’altipiano del Ngong, in Africa. Bilixe inizia fin da subito un rapporto speciale di amore e di rispetto sia con gli animali della fattoria sia con i suoi lavoratori appartenenti alla tribù dei Kikuyu. L’attività principale della fattoria è la coltivazione di caffè; una parte del terreno non coltivato ospita una comunità di Kikuyu, che vivono presso la fattoria e lavorano nei campi. Nei dintorni ci sono altri indigeni, Masai e Somali. Il romanzo ripercorre numerosi incidenti avvenuti durante il periodo in cui Blixen visse in Africa; molti di questi episodi riguardano la vita degli indigeni, che Blixen impara gradualmente a conoscere e a comprendere , altri riguardano incontri con gli europei, fra i quali spicca la figura di Denys, un cacciatore con cui Blixen vive una relazione romantica.
Il tema dominate che viene sviluppato è il sentimento profondo che viene a legare Blixen all’Africa, alla popolazione e alla natura, all’Africa che lei definisce come il paese più vicino al mondo che Dio ha costruito per gli uomini; questo concetto viene simboleggiato da Lulu, un’antilope addomesticata dalla protagonista. L’amore di Blixen per il popolo Kikyu viene raccontato anche attraverso la figura di Kamante, un ragazzo indigeno che Blixen cura e che diventa un suo braccio destro nella fattoria.


Recensione
In questo libro le cose che mi sono piaciute di più sono state il modo di descrivere dall’inizio alla fine il paesaggio africano ed il fatto di avermi trasmesso le difficoltà e il modo arretrato di vivere di popolazioni con una cultura molto diversa dalla nostra.

Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuto molto il fatto che a volte l’autore passi velocemente da un discorso ad un altro, creandomi qualche difficoltà nel seguire la vicenda.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro:
Nessuna musica... solo un sottofondo leggero di qualche musica africana.

Un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro:
Consiglio questo libro a tutti coloro che vorrebbero andare in Africa, ma per un motivo qualsiasi non ne hanno la possibilità, perché secondo me, anche solo attraverso la lettura, il libro è riuscito a catapultarmi nelle terre africane, come se avessi vissuto l’esperienza in prima persona. Questo libro merita di essere letto, perché è scritto molto bene ed è molto avvincente.

La frase che mi è piaciuta di più:
“Forse lui sapeva, a differenza di me, che la Terra è stata creata rotonda perché non potessimo guardare troppo lontano.”

Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché:
Nessuno.

Voto: Molto bello


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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