Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La forma della paura

Autore: Giancarlo de Cataldo, Mimmo Rafele

Editore: Einaudi

Argomento: Giallo

Anno: 2009, Pagine: 260


Autore
G. de Cataldo è nato a Taranto nel 1956. E' giudice di Corte d'Assise a Roma, città in cui abita.
Scrittore,traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature, è autore di diversi romanzi, prevalentemente gialli.
Mimmo Rafele è uno dei più noti e affermati sceneggiatori italiani.


La storia
Nell’Italia dei giorni nostri, un potente personaggio, il Comandante, è a capo di un gruppo di poliziotti violenti, politici corrotti e personaggi influenti dell’economia e della finanza.
Lo scopo del comandante è inculcare negli uomini la paura nei confronti del diverso, allo scopo di riaffermare il ruolo e il potere “dell’uomo bianco” all’interno di sistemi politici che, in nome dell’ordine, negano pluralismo e democrazia.
Molti appoggiano il Comandante: qualcuno, inizialmente, accecato da prospettive presentate come sinonimo di giustizia, ha poi il coraggio di fare scelte diverse, altri lo seguono fino in fondo.
Dal lato opposto c’è Lupo che rappresenta il vero ordine, quello basato sul rispetto dei diritti e della legalità.
E’ una lotta senza esclusione di colpi quella tra i due e tra le forze che rappresentano con esiti che non sono assolutamente scontati.


Recensione
Giallo dal ritmo serrato e molto coinvolgente che presenta, al centro, due personaggi, il Comandante e Lupo, che sembrano rappresentare il Bene e il Male, anche se i confini non sono sempre così netti.
La vicenda è interessante anche perché non sempre i personaggi sono quello che sembrano, quindi ci sono colpi di scena e svolte inaspettate.
La scrittura è lucida ed essenziale per un romanzo che, tra le righe, è anche denuncia di atteggiamenti assurdi e irrazionali, a volte diffusi tra gli uomini di oggi.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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