Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Coral Glynn
Autore: Cameron Peter
Editore: Adelphi
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2012, Pagine: 2012
La storia
1950-Harrington (GB)
A Villa Hart arriva Coral, giovane infermiera assunta per assistere l’anziana Mrs. Hart, gravemente malata.
Nell’immensa e cupa villa vive anche il figlio, Clemente Hart, ancora giovane e di bell’aspetto, ma triste e solitario per le ferite riportate in guerra.
Coral si dedica al compito affidatole con scrupolo e serietà, approfittando, poi, dei momenti liberi per passeggiare nel bosco non lontano dalla villa.
E’ durante una di queste passeggiate che Carol assiste, involontariamente, ad una scena inquietante che segnerà poi il suo destino.
Proprio durante uno dei pomeriggi liberi di Carol, Mrs. Hart muore: Clemente, che descrive la madre come donna rigida e fredda nei suoi confronti, non è sconvolto ma avverte, ancora di più, il peso della solitudine e del vuoto che lo circonda.
Per questo chiede a Carol di sposarlo e la giovane, anche se tra esitazioni e sentimenti di inadeguatezza, accetta perché anche lei vive in una condizione di vuoto affettivo.
Il matrimonio, però, non viene consumato perché proprio la sera delle nozze arriva a Villa Hart l’ispettore Hoke…
Recensione
Definito, in alcune recensioni, il giallo dell’estate, in realtà questo romanzo non è assolutamente un giallo, piuttosto una storia di solitudini che si incontrano e che, per un attimo, riescono a sfiorarsi senza, però, riuscire ad abbattere quella sottile parete che le divide.
In un ambiente cupo ed inquietante, fatto di spazi poco illuminati, di pesanti tendaggi, di oggetti consunti dal tempo, Coral e Clement avvertono come anche la loro vita sia così, senza spiragli e senza luce e si accostano nel tentativo di trovare un varco nella reciproca compagnia, seguiranno poi incontri e circostanze non prevedibili e non controllabili.
Il ritmo della narrazione è pacato ma coinvolge il lettore con una tensione legata non a fatti ma a stati d’animo e sentimenti: i dialoghi sono stringati, molto essenziali sono anche descrizioni di luoghi, persone e analisi psicologiche.
Nonostante la stringatezza, però, il romanzo ha un fascino tutto particolare che ne rende la lettura molto apprezzabile.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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