Autore della recensione: Luca Mandolini

Titolo: Il piccolo principe

Autore: De Saint-Exupéry Antoine

Editore: BOMPIANI

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1943, Pagine: 144


Recensione
Il Piccolo Principe è un libro fantastico ambientato nel deserto del
Sahara e nello spazio. E' un racconto scorrevole che fa riflettere sulle tematiche dell'amicizia e sull'ignoranza degli adulti nel comprendere i bambini. Questo sicuramente è il più bel libro che abbia mai letto!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


clicca qui per inserire il tuo commento.

Commenti - 3 presenti. Valutazione media: 8,67 / 10


Gabriele Grifoni (27/09/22)

Questo è probabilmente il mio libro preferito, anche se piccolo e semplicissimo da leggere è un libro molto profondo che può assumere moltissimi significati in diverse situazioni di vita.
Consiglio infatti la lettura a tutti sia ai più piccoli sia ai più grandi e ricordatevi che anche voi siete stati bambini una volta.

Valutazione: 9 / 10


Paolucci Enea (26/12/19)

Inizialmente avevo scelto questo libro perché in molti mi avevano detto che rileggendolo in varie fascie di età si comprendevano messaggi impliciti diversi. Ad oggi posso affermare con sicurezza che questo è vero. Infatti alla prima lettura, diversi anni fa ormai, ero rimasto meravigliato del viaggio del Piccolo Principe nei vari asteroidi, ero rimasto meravigliato nello scoprire che oltre alla Terra esistessero altri pianeti ed altre forme viventi. Raggiunta una certa maturità invece posso dire che nella seconda lettura il testo mi ha fatto molto riflettere non tanto per quanto scritto, ma per i messaggi che vuole far arrivare. Credo infatti che dietro alla storia del Piccolo Principe ce ne sia un'altra che tutti vivono almeno una volta nella vita e che io ancora oggi sto affrontando. Quindi sono contento di aver avuto la possibilità di rileggerlo, ma soprattutto di scoprire che non sono l'unico a pensare certe cose.

Valutazione: 9 / 10


Regnicoli Tania 3B-AFM (15/09/15)

Si tratta di un libro autobiografico, nel quale l'autore fa vivere al protagonista un viaggio fantasioso.Tutto iniziò dal loro incontro sul deserto del Sahara dove l'autore era atterrato a causa di un guasto al suo aeroplano. Iniziò così questo viaggio nei vari pianeti dove incontrerà personaggi con delle caratteristiche proprie e ognuno con un qualcosa di diverso da raccontare; incontrò un re che per sentirsi importante non faceva altro che dare ordini e che pur di non rimanere solo l'aveva nominato suo ministro, poi un uomo vanitoso che pensava soltanto a ricevere complimenti e credeva che tutti lo ammirassero, nel terzo pianeta fece l'incontro di un ubriacone che beveva semplicemente perché si vergognava di bere, poi un uomo d'affari che aveva un solo obbiettivo e cioè di contare le stelle pensando di possederle, nel pianeta successivo incontrò un uomo che accendeva e spegneva i lampioni e di lui il piccolo principe pensò che fosse generoso e infine incontrò un geografo che non avendo informazioni perché mancava di esploratori non sapeva nulla del suo pianeta. Il piccolo principe arrivò così sulla terra con la convinzione che gli adulti fossero esseri bizzarri. Il primo incontro sulla terra avvenne con un serpente, poi con un fiore, successivamente con delle montagne ed infine con un giardino di rose, questo incontro lo intristì perché capì che la sua amata rosa non era l'unica al mondo come credeva. Fece anche la conoscenza di una volpe che gli chiese di addomesticarla, poi conobbe ancora due personaggi: un controllore e un mercante. Nelle ultime pagine si racconterà di come l'aviatore e il piccolo principe riusciranno a salvarsi dal deserto e si rimetteranno in cammino, ognuno per la propria strada ma senza dimenticarsi l'un altro.
Come tutti già mi avevano anticipato è stata una lettura interessante, nel senso che è stato curioso vedere come di pianeta in pianeta i personaggi cambiavano ma restavano comunque diversi dal piccolo principe che seppur inesperto aveva una mentalità semplice che gli permetteva di vedere cose che gli adulti non vedevano o meglio che non vedevano più. Il capitolo che più mi ha colpita è stato quello con la volpe nel quale è presente una frase molto bella e cioè : "l'essenziale è invisibile agli occhi". E' un capitolo che si basa sui legami e su quanto sia necessario per tutti noi crearne, in più quella frase mi ha fatto pensare su quanto sia vero che erroneamente spesso si crede che se di ciò che si fa non resta un segno allora non è importante.

Valutazione: 8 / 10