Autore della recensione: Ilian Perone
Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
Autore: Fabio Geda
Editore: Dalai Editore
Argomento: Solidarietà
Anno: 2010, Pagine: 155
La storia
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-Bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo.
Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso.
Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.
Recensione
Questo libro mi è piaciuto perché ha una trama molto semplice ma coinvolgente. L'autore racconta la storia vera di un bambino dell’etnia hazara che è stato abbandonato da sua madre al confine dell’Afghanistan e del Pakistan e ha vissuto del suo lavoro, viaggiando clandestinamente in diversi stati. Ha sofferto la paura, la fame, la fatica, ma non fa la vittima.
Mostra piuttosto il suo riconoscimento verso le persone che l’hanno aiutato, gli amici che ha incontrato perché nella sua terribile avventura, ha incontrato delle persone brave e generose. Consiglio questo libro a tutti, non è difficoltoso da leggere.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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