Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La bestia dentro

Autore: Hammer Lotte e Soren

Editore: Feltrinelli

Argomento: Giallo

Anno: 2012, Pagine: 500


Autore
Soren e Lotte Hammer, danesi, sono fratello e sorella e vivono a nord di Copenaghen.
Lotte è infermiera mentre il fratello è insegnante in una scuola elementare.


La storia
Le vicende si svolgono a Copenaghen dove, nella palestra di una scuola, vengono trovati cinque cadaveri di uomini impiccati e orrendamente mutilati.
L’impiccagione sembra essere eseguita secondo un preciso schema o rituale, quasi l’ultimo atto di uno spettacolo, forse realizzato allo scopo di punire le vittime.
La polizia inizia subito le indagini che seguono un ritmo serrato ma senza approdare a nulla visto che non ci sono né prove né indizi che possano condurre a possibili colpevoli.
E’ anche difficile stabilire l’identità delle vittime visto che i volti sono stati sfigurati e la polizia può soltanto realizzare presunti identikit.
La situazione poi si complica perché ci sono altre vittime, in circostanze e situazioni diverse, ma anche perché tramite i massa media, abilmente manovrati da qualcuno, si diffonde la notizia che gli assassinati erano pedofili.
Per questo la polizia riceve poca collaborazione da parte di chi potrebbe sapere qualcosa, in definitiva si diffonde nell’opinione pubblica l’idea che quello che è accaduto alle vittime è la “giusta punizione” per quello che hanno fatto, addirittura in tutto il Paese si moltiplicano episodi di violenza o azioni di personale giustizia nei confronti di pedofili veri o presunti.
Forse è questo che vuole l’assassino e forse, per individuarlo, è sul suo stesso terreno che occorre batterlo…


Recensione
Il giallo affronta una vicenda dai tratti decisamente drammatici presentando episodi inquietanti e che, in effetti, fanno riflettere sulla necessità di pene più severe nei confronti dei pedofili, escludendo,però, come è logico, vendette private o collettive.
Il romanzo, attraverso la trama del giallo, affronta queste problematiche con una scrittura piuttosto scorrevole ma, secondo me, poco coinvolgente, con personaggi che non riescono a catturare le emozioni di chi legge e anche con qualche passaggio narrativo un po’ debole.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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