Autore della recensione: Riccardo Pierandrei

Titolo: Hunger games

Autore: Collins Suzanne

Editore: Mondadori

Argomento: Fantasy

Anno: 2008, Pagine: 368


Autore
Suzanne Collins è una scrittrice e sceneggiatrice statunitense. E’ diventata famosa a livello internazionale con Hunger Games, primo libro di una trilogia (composta anche da “La ragazza di fuoco” e da “Il canto della rivolta”), da cui è stato recentemente tratto un film (anch’esso il primo di una trilogia).



La storia
In un futuro imprecisato e post-apocalittico una super-nazione, Panem, è sorta dalle ceneri del Nord America. Centro nevralgico della nazione è Capitol City, sede del governo totalitario, e tutt’intorno, distribuiti in quelli che prima erano gli Stati Uniti, sorgono dodici distretti periferici. Un tempo i distretti erano tredici ma in seguito a una rivolta contro il governo centrale il tredicesimo venne distrutto, e da quel momento ogni anno vengono organizzati gli Hunger Games, i giochi della fame, ovvero un reality show con l’unico e dichiarato scopo di mantenere il controllo politico sulla nazione. Da ognuno dei dodici distretti rimanenti vengono sorteggiati i nomi di due ragazzi, dai dodici ai diciotto anni: sono i “tributi”, che rappresenteranno il loro distretto negli Hunger Games. Peculiarità del reality show è che solo uno dei concorrenti ritorna vivo, poiché i giocatori debbono uccidersi a vicenda. Gli ideatori dei giochi, gli “Strateghi”, controllano l’evolversi della situazione e gestiscono a loro piacimento ogni particolare dei giochi, per fornire al pubblico di Capitol City più emozioni possibili (d’altronde, il ricco pubblico della capitale guarda agli Hunger Games come a un divertimento, mentre per i distretti i giochi rappresentano solo un mortale promemoria governativo a “rigare dritto”). La polizia militare di Capitol City, composta dai cosiddetti “Pacificatori”, si assicura che ogni abitante di ogni distretto segua i giochi alla televisione, e ha l’ulteriore compito di stroncare sul nascere eventuali focolai di rivolta. Il libro narra le vicende di Katniss Everdeen e Peeta Mellark, i due tributi del Distretto 12 durante i settantaquattresimi Hunger Games, lasciando però aperti anche ampi spiragli di riflessione fanta-politica. L’evolversi della storia è un susseguirsi di colpi di scena e ogni svolta nella trama non si rivela mai banale. Il finale lascia intendere come i temi più propriamente “politici” accennati a grande linee in questo primo libro, verranno ampiamente sviluppati nei due libri che seguono.




Recensione
Suzanne Collins ebbe l’idea per questo romanzo facendo zapping alla televisione: saltando da un canale all’altro notò come fosse difficile stabilire il confine tra reality show e notizie di guerra al telegiornale, dove tutto è spettacolarizzato ad uso e consumo dei telespettatori. Ha dichiarato inoltre di aver preso spunto anche dal mito greco del Minotauro, nel quale la città di Atene era costretta a inviare in tributo a Creta ragazzi e ragazze perché venissero divorati dal mostro.
L’autrice ha lo straordinario pregio di riuscire catturare l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina. Adottando nella narrazione il punto di vista di Katniss, la protagonista, e tramite l’uso dell’indicativo presente, che conferisce maggiore incisività, maggiore azione, maggiore enfasi alla narrazione rispetto a un romanzo scritto al passato, e una storia vista di conseguenza con lo sguardo edulcorato del “c’era una volta”, è brava la Collins a proiettare il lettore nell’ottica degli Hunger Games: gli fa vivere e respirare i giochi in prima persona e lo fa appassionare alle vicende dei protagonisti, i cui tratti della personalità sono delineati in maniera estremamente realistica ed efficace. E’ senza dubbio un libro che vale la pena leggere, e una volta iniziato non si riesce a metterlo giù.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 8,00 / 10


Jessica Andreatini (05/09/13)

Il libro parla di un reality organizzato da Capitol City per sottolineare il suo potere nei confronti dei 12 distretti che, per non essere distrutti, sono costretti sia ad accettare di mandare i propri tributi in questa lotta per la vita, sia a guardare i tributi uccidersi l'un l'altro.
E' un reality organizzato all'aperto, cambiando ogni anno zona, e sotto il controllo degli Strateghi (persone che devono fare in modo che il reality non diventi 'noioso').
L'ho letto in poco più di un giorno. E' scritto in modo semplice, essendo un romanzo per giovani, scorre bene e la storia ti prende. A differenza del film che vede il reality sia da "fuori" che da "dentro", il libro è totalmente raccontato da Katniss, la protagonista.
Lo consiglio vivamente.

Valutazione: 8 / 10