
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La stella del diavolo
Autore: Nesbo Jo
Editore: Piemme
Argomento: Giallo
Anno: 2008, Pagine: 471
Autore
Jo Nesbo è nato ad Oslo nel 1960.
Prima di diventare autore di crime si è cimentato in molti mestieri: calciatore, giornalista, broker in borsa, cantante e compositore.
I suoi gialli più famosi hanno come protagonista il detective Harry Hole.
La storia
Dopo mesi trascorsi ad indagare su Tom Waaler (vd. Nemesi e Il pettirosso, dello stesso autore, entrambi recensiti) Harry Hole comunica i suoi sospetti al capo dell’anticrimine ma non ci sono prove valide per accusare un commissario che gode, tra l’altro, di un’ottima reputazione.
Ellen, quindi, brutalmente assassinata, non può ancora ottenere giustizia: questa sconfitta tocca profondamente l’animo di Hole e lo spinge a distruggere la sua vita con l’alcol, trascurando Rakel e Oleg, convinto di essere solo una fonte di sofferenza per le loro vite.
Il suo capo che, a dispetto di tutto, lo stima e gli è affezionato, è costretto a comunicargli che, a breve, sarà licenziato ma prima gli chiede di dare il suo aiuto per risolvere un caso visto che, essendo periodo di ferie, l’anticrimine è a corto di personale.
Una giovane donna è stata uccisa nella sua casa: l’assassino non ha lasciato tracce, tranne un piccolo diamante a forma di stella e l’incisione di un pentagramma (una stella a 5 punte) sulla testata del letto della vittima.
Purtroppo a questo seguono altri omicidi con lo stesso modus operandi e con le stesse simbologie per cui non ci sono più dubbi sul fatto che il colpevole sia un serial killer.
Harry si getta nel lavoro, la sua vera ragione di vita, con l’aiuto della fedele e abilissima Beate, della scientifica, ma deve collaborare anche con Waaler.
E’ comunque Hole che riesce a decifrare il codice utilizzato dall’assassino, a capire il significato dei simboli mentre le indagini in comune gli permettono di osservare più da vicino il suo nemico Waaler.
Solo nelle ultime pagine, dopo avvenimenti che si susseguono senza respiro e che sottolineano l’intelligenza e l’intuito di Harry, viene svelata l’identità del serial killer, con un finale tutto a sorpresa.
Recensione
Per la recensione si rimanda a quanto già detto per gli altri romanzi dell’autore, recensiti precedentemente.
Posso solo aggiungere che anche questo giallo è straordinario!!!
Confermo, come già detto, che grazie ad autori come Nesbo e Vargas il genere giallo può definirsi genere letterario e non semplice prodotto di largo consumo perché i romanzi di questi autori sono veramente opere letterarie.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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