
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il silenzio dei chiostri
Autore: Gimenez-Bartlett Alicia
Editore: Sellerio
Argomento: Giallo
Anno: 2009, Pagine: 527
Autore
Gimenez-Bartlett è nata ad Almansa nel 1951. E’ la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado ma ha scritto anche numerose opere di narrativa non di genere che le hanno permesso di ottenere significativi riconoscimenti.
La storia
A Barcellona un fatto gravissimo sconvolge il convento delle suore del Cuore Immacolato: frate Cristobal, che si occupa del restauro dei resti del Beato Asercio, conservati nella chiesa del convento, è stato ucciso e la salma del Beato è stata trafugata.
La Superiora, madre Guillelma, donna risoluta ed energica, si rivolge all’ispettrice Pedra Delicado che insieme al suo vice, Firmin Garzon, inizia le indagini sul delitto a cui, però, ben presto, se ne aggiunge un altro mentre resti del Beato Asercio (un piede, una mano...) vengono ritrovati in vari luoghi di Barcellona.
Le indagini sono particolarmente complesse perché ci sono tante ipotesi da sviluppare e analizzare ma poche certezze: inoltre Pedra e Firmin devono fare i conti con tutte le complesse regole del convento per poter interrogare le suore e i frati che, in qualche modo, potrebbero fornire alcune indicazioni utili.
I due investigatori hanno anche una vita privata da gestire: entrambi si sono risposati da poco, Pedra con Marcos, che ha 4 figli molto curiosi nei confronti del lavoro della matrigna, e Firmin con Beatriz, che lo ama alla follia e lo rende molto felice.
C’è poco tempo, durante le indagini per le rispettive famiglie: interrogatori, continue visite al convento, indagini storiche... fino a che un dettaglio conduce Pedra alla scoperta di una dolorosa e terribile realtà.
Recensione
Il romanzo, in cui vicende private e indagini poliziesche si intrecciano, è di piacevole lettura anche se la protagonista, l’ispettrice Pedra Delicado, presenta delle asprezze che la rendono, in qualche passo, un po’ sgradevole, inoltre l’atteggiamento dell’autrice è così critico nei confronti della religione da risultare, qualche volta, forse sopra le righe.
Questi limiti sono però riscattati dai dialoghi ironici e brillanti, a volte un po’ taglienti ma sul fondo di una affettuosa complicità, tra Pedra e Firmin, valida spalla dell’ispettrice.
Anche la trama è interessante e la vicenda è strutturata in modo organico e coerente.
Il finale è veramente inaspettato e a sorpresa: per essere precisi c’è un doppio finale a sorpresa!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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