Autore della recensione: Giulia Franciolini

Titolo: Muoio dalla voglia di conoscerti

Autore: Aidan Chambers

Editore: Rizzoli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2012, Pagine: 286


La storia
Karl è un ragazzo giovane e innamorato, incapace di dimostrare l'amore che prova per Fiorella, una ragazza appassionata di libri, una grande lettrice. Proprio per questo motivo, quest’ultima scrive una lunga lista di domande, a cui Karl deve rispondere in forma cartacea. Karl chiede aiuto allo scrittore, perché è dislessico e fa fatica a scrivere su carta i suoi pensieri. Lo scrittore ha settantacinque anni, ha appena perso la moglie, dopo quaranta splendidi anni di matrimonio, si sente vecchio e non riesce più a scrivere come faceva un tempo.
Diventano l'uno la spalla dell'altro, Karl trova nello scrittore aiuto e appoggio, non solo per la sua prima storia d’amore, con Fiorella, ma anche per altri momenti difficili, causati dal grande vuoto per la morte del padre. Lo scrittore si rivela l'unica persona in grado di aiutarlo ad aprirsi e a valorizzarsi così com'è, restandogli vicino il più possibile.


Recensione
Ho trovato la lettura di questo romanzo, di Chambers, molto bella e interessante.
Mi ha colpito particolarmente l’amicizia tra Karl e il vecchio scrittore.
La vicenda narrata è contemporanea e molto realistica, i pensieri del narratore danno sempre qualcosa su cui riflettere e invitano a continuare la lettura.
Ho apprezzato lo stile fluido, moderno ed essenziale dell'autore.
Il libro in sé è molto semplice da leggere, perché il linguaggio è caratterizzato da frasi brevi da un lessico semplice, da dialoghi e riflessioni profonde del narratore, che rendono la lettura accativante e scorrevole.
Non mi è piaciuto molto il rapporto tra Karl e Fiorella. Pensavo che alla fine non si allontanassero per l'arrivo di un'altra ragazza, avrei preferito che fosse stata Fiorella a stare vicino a Karl, in ospedale, e ad aiutarlo. L'arrivo di Becky mi è risultato una cosa in più, infatti preferivo che fosse Fiorella a capire la mentalità, le difficoltà e le passioni di Karl.
La musica che metterei come colonna sonora del libro è "The Scientist" dei Coldplay, una canzone contraddistinta da alti e bassi, che rappresenta pienamente, secondo me, lo stato d’animo di Karl. Inoltre la frase “I had to find you, tell you I need you” cioè “dovevo trovarti, per dirti quanto ho bisogno di te”, collegherei al forte legame creato tra Karl e il vecchio scrittore.
Consiglio la lettura di questo libro a lettori giovani come me, che amano la verità. Il libro insegna a non fidarsi delle apparenze, perché talvolta le persone sono diverse, da come appaiono e ci fa capire che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni, ma continuare a lottare, anche quando ci troviamo davanti a mille difficoltà.
Le frasi che mi hanno colpito sono:
“A volte il corso delle nostre vite dipende da quello che facciamo o non facciamo in pochi istanti, un battito di ciglia, quando cogliamo l’opportunità oppure la perdiamo. Perdi l’attimo e non avrai più altre occasioni”.
“Un’attrice che non aveva ancora trovato il ruolo giusto. E al momento era un disastro in qualunque ruolo provasse. Ma alla fine avrebbe trovato la cosa giusta. Era una che ci prova sempre. Immagino che sia una di quelle persone che sono così sicure di sé, e sono così incoraggiate in casa, e così ammirate ovunque vadano, che possono fare quello che vogliono, provare ruoli, sbagliare e finire respinte senza troppo dolore né danno al loro ego. Quel tipo di persone che cadono sempre in piedi, qualunque catastrofe le colpisca, molte delle quali sono provocate da loro stesse” pronunciata dal vecchio scrittore riferendosi a Fiorella.
Il libro mi ricorda il film "Gran Torino"; entrambi parlano della storia d’amicizia che si crea tra due persone che hanno età molto differenti: un ragazzo e un uomo di tarda età. Alla fine, il ragazzo cresce e supera le sue difficoltà, mentre l'anziano riscopre se stesso.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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