Autore della recensione: Matteo Palmolella

Titolo: Polina

Autore: Vivès Bastien

Editore: Black Velvet

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2012, Pagine: 208


La storia
Questo fumetto è stato scritto dal francese Bostien Vivès, parla di Polina, una ragazza che vuole danzare e che ha paura dell’esame a cui deve sottoporsi per entrare nella scuola del famoso professor Bojinski, un uomo molto severo con le sue alunne, che cerca sempre di raggiungere la perfezione nel campo della danza.


Recensione
Mi è piaciuta la descrizione di Polina fatta dall’Autore, un'adolescente ballerina, che rinuncia a molte cose per l'amore per la danza, e che non si arrende mai davanti alle difficoltà. La scena che mi è piaciuta di più è il balletto a teatro; Polina, nonostante tutti gli ostacoli che hanno rallentato il suo commino, come l’infortunio e il periodo in cui abbandonò le prove a causa del suo malessere, riesce ugualmente a fare successo. Di Questo fumetto mi è piaciuto molto il fatto che la protagonista lotti per il suo sogno fino alla fine. La storia di Polina, infatti, ci insegna a non fermarci davanti ai mille ostacoli che incontriamo per realizzare i nostri sogni, cosa che oggi poche persone hanno il coraggio di fare.
Il linguaggio utilizzato da Bostien è semplice, tanto da rendere molto veloce e scorrevole la lettura.
Di questo libro non mi è piaciuto molto il modo in cui si è conclusa la storia di Polina, cioè quando il professor Bojinski invia a Polina dei CD con dentro dei filmati di quando era bambina e ballava; Polina nel guardarli rimane immobile, a fumare sul balcone, senza esprime uno stato d’animo.
Accompagnerei questo libro con una musica classica, di sottofondo, una musica molto calma, tipica delle sinfonie di Mozart, Bethowen, Wagner.
Lo consigliere ad ogni tipo di persona, ma soprattutto a chi tende ad arrendersi davanti agli ostacoli.
La frase che mi è piaciuta di più è quella messa alla fine del libro, “Un artista è sempre insoddisfatto perché ricerca la perfezione. Ed è solo alla fine della sua vita che potrà rendersi conto del reale valore di ciò che ha realizzato”.
Questa frase sta a significare che nella vita bisogna accontentarsi di ciò che uno riesce a fare, perché è difficile raggiungere la perfezione e ottenere ciò che uno desidera.
Questo libro mi fa pensare a quelle trasmissioni televisive in cui i ragazzi devono affrontare provini di danza o di canto, prima di entrare nel mondo dello spettacolo.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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