Autore della recensione: Liscio Alessandro

Titolo: Pace separata

Autore: Knowles John

Editore: BUR Rizzoli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2010, Pagine: 245


La storia
Il libro parla dello stretto rapporto di amicizia tra due ragazzi frequentanti l’istituto Devon nel New England. E’ l’estate del 1942, mentre nel resto del mondo imperversa la guerra, all’istituto del Devon un gruppo di adolescenti trascorre pigramente le giornate. E’ durante questo periodo che due amici formano "La Società dei Supersuicidi della Sessione Estiva", un gruppo che si riunisce segretamente ogni sera per divertirsi, talvolta non rispettando le regole del college.
I fondatori di questa "setta", che sono anche i protagonisti del libro, sono due ragazzi completamente diversi: Phineas, campione sportivo, carismatico e anticonformista e Gene, tipico studente modello, rispettoso delle regole.
La fase di rivalità frai due, concepita solamente da Gene, finisce nel momento in cui questi sarà la causa di una grave incidente nella vita di Phineas: Gene, lasciatosi trasportare dal risentimento che sentiva nei confronti del suo amico, lo fa cadere da un albero, causandogli una frattura alla gamba che porterà Phineas alla fine della su vita sportiva e poi, indirettamente, anche alla sua morte.
Il sentimento di freddezza portato dalla guerra provocherà un cambiamento di rapporti all’interno del gruppo dei soci della Società dei Supersuicidi della Sessione Estiva, infatti uno dei membri rivelerà a Phineas, oramai tornato a frequentare le lezioni, che è stato il suo amico a farlo cadere dall’albero, realtà dalla quale Phineas aveva sempre cercato di scappare, ma che ora gli sembra evidente.
Un intervento alla gamba, andato storto, strapperà Phineas al suo amico, il quale "lo sentirà presente ogni giorno della sua esistenza", non riuscendo ad accettare che il suo amico fosse morto.
Gene che parla di come Phineas fosse diverso da tutti, di come il suo modo di vedere le cose fosse diverso, come se vivesse in un altro mondo.


Recensione
Mi è piaciuto più di tutti di questo libro come l’autore mi abbia fatto capire a fondo il sentimento di amicizia tra i due protagonisti, come uno si sentisse vuoto senza l’altro, come entrambi avessero bisogno di supportarsi a vicenda. Questo l’autore lo fa descrivendo ogni piccolo avvenimento delle vite dei due personaggi, riempiendo il testo di brevi discorsi, completati da una caratterizzazione talvolta fisionomica, talvolta psicologica dei personaggi in quelle situazioni.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è la maniera in cui l’autore presenta la vita degli studenti del Devon come un altro mondo, rispetto a quello in cui stava infuriando la guerra, facendo apparire i territori attorno al Devon come piccoli paradisi, a partire dal fiumiciattolo che dà il nome all’accademia, fino ad arrivare ai vasti territori boschivi circostanti.
Le frasi che mi hanno particolarmente colpito sono diverse, ma la più significativa è quella pronunciata da Gene, nel momento in cui viene a sapere della morte di "Finny" :"Non piansi né allora né mai per Finny. Non piansi nemmeno quando lo vidi calare nell’austera tomba di famiglia, in un cimitero poco fuori Boston. Non riuscivo a sottrarmi alla sensazione che fosse il mio funerale, e al proprio funerale non si piange".
Questa frase mi ha colpito molto perché mi ha fatto pensare a quanto il protagonista fosse legato al suo amico, a come il suo mondo fosse incompleto senza di lui.
Una cosa che non mi è piaciuta del libro è la lentezza dell’inizio, infatti per diversi capitoli la storia non va avanti. A mio parere, l’autore ha inserito alcune parti della vita dei protagonisti prive di significati apparenti, rendendo l’inizio abbastanza noioso.
Lo consiglierei a chi ama libri sentimentali e tranquilli, in quanto questo romanzo è privo di scene di tensione e di colpi di scena, a parte l’inaspettato annuncio della morte di Phineas, che mi ha lasciato spiazzato, come del resto è giusto che faccia un libro di questo genere.
Sinceramente non saprei quale colonna sonora possa accompagnare a questo libro, in quanto questo non segue una scena continuata, ma salta da una situazione all’altra delle vite dei protagonisti, ovvero, se fosse un film, sarebbe un continuo susseguirsi di scene diverse, apparentemente senza un nesso fra di loro, specialmente per quanto riguarda i primi capitoli.
Leggendo questo libro, me ne è tornato in mente uno che avevo letto tempo fa, "Io non ho paura", che tratta la storia di un bambino che stringe amicizia con un altro tenuto sotto sequestro dal padre del primo.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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