Autore della recensione: Beatrisa Pucalev
Titolo: Tutte le bugie che ho detto
Autore: Blundell Judy
Editore: Rizzoli
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2009, Pagine: 260
La storia
Evie vuole cambiare e rinascere dando vita ad una nuova lei. Sua madre, però, donna bellissima, continua a trattarla come una bambina, forse per tenerla lontana dalla cattiveria del mondo o dalle tante bugie che le ha detto. Evie, incontra il suo primo amore, Peter, che le appare come il classico principe azzurro dai modi eleganti e gentili ma che, in realtà, nasconde dei segreti inaspettati.
Recensione
La storia lascia sempre il lettore con il fiato sospeso e con il desiderio di andare avanti nella lettura. Inoltre, trovo che l’autrice sia stata molto brava nel coinvolgere il lettore nella storia e negli stati d’animo della protagonista. Il linguaggio del libro è semplice, scorrevole e allo stesso tempo ricercato. La focalizzazione interna su Evie permette di realizzare i suoi pensieri e di osservare il suo comportamento di fronte alla realtà, ma soprattutto di fronte alle tante bugie che la confondono nel suo percorso di crescita. Da ragazzina con la fretta di diventare donna, fino alla maturità.
Ho trovato interessante come questo libro racchiuda un miscuglio di sentimenti tra loro opposti: rancore, delusione, tristezza, allegria, gioia e felicità: gli stessi sentimenti che prova Evie un personaggio molto complesso e dinamico.
Il libro è davvero bellissimo a mio parere, ho apprezzato molto lo stile dell'autrice, semplice, diretto e capace di appassionare.
Non mi è piaciuto molto il comportamento della madre, sempre seducente, che non si accorge della sofferenza di Evie, la figlia, nel sentirsi sempre oscurata dalla bellezza accecante della madre. Per questo, quando la ragazza incontra Peter, se ne innamora subito, perché per la prima volta qualcuno non guarda la madre, ma concentra la sua attenzione su di lei.
Un altro aspetto negativo del libro per me è stato la sensazione, una volta finito il romanzo, di voler sapere come continuasse la vita di Evie, ma purtroppo le pagine erano terminate, lasciandomi con tanti interrogativi.
Come colonna sonora del libro, sceglierei i Preludi di Chopin per pianoforte. Personalmente, apprezzo molto questo genere di musica e questo compositore perché, a mio parere, è in grado di suscitare forti emozioni, quasi tangibili.
Consiglio questo libro agli adolescenti, in particolare a coloro che non vogliono affrontare una lettura troppo impegnativa, ma vicina alla propria realtà. E’ una storia intrigante che potrebbe piacere a molte persone, perché si tratta di un romanzo d’amore molto bello, nonostante la mancanza di un lieto fine.
"Non sarei mai più stata qualcosa che qualcun altro voleva io fossi, non avrei mai più riso a una battuta che non trovavo divertente, non avrei mai più raccontato una menzogna. Da quel giorno in poi avrei detto sempre e soltanto la verità. Probabilmente sarebbe stata molto, molto dura. Ma io lo ero di più."
Queste parole sono pronunciate alla fine del racconto da Evie e secondo me, rappresentano il suo cambiamento e come sia diventata capace di essere se stessa, dimostrando di essere forte e tenace.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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