Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La grotta di cristallo
Autore: Stewart Mary
Editore: Rizzoli
Argomento: Romanzo storico
Anno: 1980, Pagine: 431
Autore
M. Steward, nata alla fine della I guerra mondiale, è autrice di molti romanzi di successo.
Questo romanzo fa parte di una trilogia che ha come protagonista Merlino.
La storia
Il romanzo racconta la storia del leggendario mago Merlino a partire da quando, bambino, vive con la madre alla corte del re suo nonno.
Non si conosce l’identità del padre, che la madre non ha mai voluto svelare, quindi Merlino è considerato un bastardo poco gradito alla corte.
Egli spesso vaga per i boschi circostanti, cercando rifugio nella solitudine, e proprio durante uno dei suoi vagabondaggi conosce l’anziano Galapas che vive in una grotta e che lo introduce ai misteri della magia.
In seguito alla morte improvvisa del nonno, lo zio Calmach teme che Merlino possa diventare un ostacolo per la sua successione al trono, così cerca di liberarsi di lui tentando di ucciderlo.
Merlino, dotato di molte capacità tra cui quella di "vedere", a volte, quello che accadrà, riesce a fuggire e dopo molte disavventure arriva alla corte di Ambrogio, che scoprirà essere suo padre.
Ambrogio è un valoroso comandante ma anche un uomo giusto che Merlino servirà con fedeltà aiutandolo anche a realizzare il suo progetto di diventare re della Britannia.
Recensione
Le vicende di questo romanzo si svolgono nel leggendario periodo arturiano che ha ispirato, nel corso dei secoli, numerosissime opere letterarie, a cominciare dai romanzi cortesi del ciclo bretone.
Riguardo Artù, Merlino, Uther... non si hanno notizie storiche attendibili né certe quindi questa età è circondata da un’aura di fascino e di mistero che, personalmente, mi ha sempre interessato, motivo per cui ho letto molte opere sull’argomento.
Secondo me, questo romanzo offre una lettura molto interessante e suggestiva per la presenza di elementi storici e leggendari insieme: è anche una lettura piacevole e, nel complesso, appassionante grazie ad una narrazione piuttosto serrata degli avvenimenti.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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