Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Non so niente di te
Autore: Mastrocola Paola
Editore: Einaudi
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2013, Pagine: 330
Autore
Paola Mastrocola è nata nel 1956 a Torino dove tuttora risiede. Insegna lettere in un liceo scientifico ed è autrice di romanzi di successo come "La barca nel bosco".
La storia
Filippo Cantirami è un brillante studente di economia: figlio di genitori colti e facoltosi ne costituisce l’orgoglio in quanto dopo una laurea alla Bocconi si è trasferito a Oxford per un master ottenendo, poi, un dottorato nella prestigiosa università di Stanford, negli States.
Mentre, però, i coniugi Cantirami credono il loro figlio modello proprio a Stanford, tra l’altro al termine del suo dottorato, vengono a sapere che Filippo, detto Fil, si è presentato al Balliol college di Oxford alla guida di un gregge di pecore!
Stupiti, preoccupati, completamente spiazzati, i genitori di Fil iniziano un serie di frenetiche telefonate prima al figlio, mai raggiungibile, poi a tutti coloro, compresi dirigenti universitari, che potrebbero chiarire quella che essi, all’inizio, considerano un’assurdità, forse un terribile equivoco…
Preoccupatissima per l’amato nipote è anche zia Giuliana, considerata bizzarra e un po’ svagata dal resto della famiglia, composta da affermati professionisti, perché ha scelto, invece, una vita molto più modesta e senza ambizioni. Inizia, così, con un’angoscia crescente, la ricerca di Fil da parte dei genitori e della zia: seguono le sue tracce recandosi a Stanford dove conoscono Jeremy, con cui Filippo aveva stabilito un insolito accordo, poi si trasferiscono a Londra e nella campagna londinese trovano la spiegazione alla storia del gregge di pecore ma di Fil non c’è traccia.
Durante questa ricerca i genitori imparano a conoscere il figlio scoprendone desideri e aspettative che essi non avevano mai intuito. Intanto Fil sta seguendo la sua strada e , una volta raggiunta la meta, sarà lui a cercare, di nuovo, la sua famiglia.
Recensione
Uno dei migliori romanzi della Mastrocola!
Si legge molto rapidamente per la leggerezza e la delicata ironia che lo caratterizza ma lascia una profonda eco di domande e di riflessioni.
Attraverso il rapporto tra Filippo e i genitori, qualunque adulto può rivedere se stesso e il proprio atteggiamento verso i figli, a volte caricati di eccessive o inadeguate aspettative da parte della famiglia.
Nel rapporto poi tra Filippo e il suo tempo è evidente una risposta anticonformista e controcorrente alle ansie e alle preoccupazioni di oggi, legate al desiderio di successo e di affermazione sociale.
Il giovane attua, nella sua dimensione privata, una sorta di rivoluzione pacifica, che finisce poi per toccare in vario modo coloro che lo circondano, spinto dal desiderio di condurre, veramente, la vita che vorrebbe senza obbedire a schemi, senza seguire percorsi già segnati da altri.
E’ una bella favola, quella che viene raccontata, con una conclusione commuovente.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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