Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Un paradiso forzato

Autore: Manea Norman

Editore: Feltrinelli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1994, Pagine: 202


Autore
Nato nel 1936 in Bukovina, N. Manea, sopravvissuto ai campi di concentramento, ha lavorato come ingegnere fino al 1974. Si è poi trasferito negli USA dove ha insegnato al Bard College di New York.
E’ considerato uno dei più grandi scrittori dell’Europa dell’Est.


La storia
Il libro si compone di 4 racconti ambientati nella Romania di Ceausescu.
Nel I protagonista è una dissidente sottoposta, in carcere, a torture e violenze ripetute: queste vengono poi sospese per lasciare posto ad una violenza psicologica più sottile e più terribile.
Segue poi la biografia immaginaria di un funzionario di partito e la storia di un operaio in quello che dovrebbe essere il paradiso comunista, nell’ultimo racconto una coppia si ritrova in casa un impermeabile non suo: questo fatto suscita la paura di essere posti sotto sorveglianza.


Recensione
Attraverso le storie narrate si respira il clima di terrore di un regime totalitario, in particolare di quello rumeno, ma la scrittura è così aspra e disarticolata da rendere la lettura non solo faticosa ma anche poco coinvolgente al punto che, a tratti, è difficile seguire la trama delle brevi vicende.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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