Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il re dei torti
Autore: Grisham John
Editore: Mondadori
Argomento: Giallo
Anno: 2003, Pagine: 376
La storia
Clay Carter è un giovane avvocato che lavora all’ufficio del gratuito patrocinio, quindi è difensore di tutti coloro che non hanno possibilità di pagarsi un avvocato.
Le ore di lavoro sono tante e lo stipendio è decisamente modesto: i suoi clienti sono tossici, barboni, prostitute… o comunque persone che vivono ai margini della società americana.
Un giorno viene contattato da uno individuo un po’ inquietante ma molto deciso e sicuro di sé che gli propone di "coprire" gli effetti collaterali di un farmaco prodotto da una potente multinazionale offrendogli in cambio informazioni riservate che gli permetterebbero di attuare un’action class nei confronti di una multinazionale rivale che gli farebbe guadagnare diversi milioni di dollari.
(Un’action class è una collettiva richiesta di risarcimento da parte di migliaia di consumatori danneggiati ad es. dagli effetti collaterali non dichiarati di un farmaco)
Lasciando da parte gli scrupoli morali, Clay accetta ma quella decisione modifica completamente la sua vita: si licenzia dall’ufficio e apre un suo studio, assume personale sempre più numeroso e mentre i suoi guadagni si moltiplicano grazie ad azioni simili, anche il suo desiderio di spendere e di ostentare ricchezza aumenta, infatti, oltre a case e auto, acquista un jet privato e spende milioni di dollari in tutto quello che è possibile, convinto che niente potrà più cambiare nella sua vita, ora che è diventato il re dei torti, il difensore dei cittadini americani dai biechi interessi di grandi case produttrici.
Non è detto, però, che tutto sia così semplice…
Recensione
Anche se nei romanzi di Grisham ci sono elementi comuni, tuttavia l’autore, molto spesso, come in questo caso, riesce a realizzare opere veramente interessanti e gradevoli.
La vicenda narrata ha inoltre un ritmo piuttosto concitato che tiene con il fiato sospeso chi legge suscitando interesse e aspettative.
E’ anche ben realizzata la figura del protagonista che, se da un lato sembra incarnare l’avidità e il desiderio di ricchezza, dall’altro rappresenta le umane debolezze per cui finisce per essere più vittima che carnefice.
La scrittura, come sempre, non è particolarmente raffinata ma scorrevole e mai disadorna né dozzinale.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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