Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il poeta è tornato
Autore: Connelly Michael
Editore: Piemme
Argomento: Giallo
Anno: 2006, Pagine: 392
Autore
Nato nel 1956 a Philadelphia, è stato giornalista per diversi quotidiani (occupandosi anche di cronaca nera) prima di dedicarsi alla scrittura di gialli. Il primo libro è del 1992 ed introduce il personaggio, poi ripreso in molti altri romanzi, dell'investigatore Hieronymus Bosch.
La storia
Il detective ormai in pensione Harry Bosch è incaricato di svolgere indagini sulla morte del poliziotto Mc Caleb, suo amico: è la vedova che gli fa questa richiesta in quanto ha le prove che la morte del marito non è stata provocata da cause naturali.
Harry accetta e, convinto che l’assassinio sia legato a qualche caso di cui l’amico si era occupato, fruga tra le sue carte e i suoi appunti trovando indicazioni che lo conducono in una zona desertica vicino Las Vegas.
Quando si reca sul posto per seguire le tracce che possiede, trova agenti dell’FBI tra cui Rachel Walling (vd. Il poeta) che hanno dissepolto i resti di 10 uomini assassinati con un modus operandi che rimanda al serial killer detto "Il poeta", considerato morto ma in realtà solo disperso.
A questo punto Harry e Rachel uniscono le loro forze in un’indagine quasi parallela a quella dell’FBI che diventa una pericolosissima partita durante la quale il poeta vuole a tutti i costi dimostrarsi il migliore.
Recensione
Il romanzo è il seguito de "Il poeta" (recensito) ma presenta legami anche con altri romanzi dell’autore, alcuni tra questi recensiti .
La storia è appassionante e ricca di colpi di scena: la figura di Harry in questo caso è più umana rispetto ad altre storie quindi risulta un personaggio più gradevole e apprezzabile.
La lettura, quindi, è coinvolgente e piacevole per un giallo ben congegnato e piuttosto coerente.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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