Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Alle radici del male
Autore: Costantini Roberto
Editore: Marsilio
Argomento: Giallo
Anno: 2012, Pagine: 702
Autore
R. Costantini è nato a Tripoli nel 1952 e oggi è dirigente della Luiss di Roma.
La storia
Anni ’60: Michele Balistreri, figlio di italiani emigrati in Libia, trascorre la sua adolescenza e la sua giovinezza a Tripoli dove il padre è uno dei più importanti cittadini italiani.
Michele considera Tripoli la sua patria ma due morti terribili e irrisolte lo segnano per sempre: così, quando Gheddafi sale al potere e gli italiani sono costretti a lasciare la Libia, Michele si trasferisce a Roma e grazie anche all’aiuto del fratello diventa commissario di polizia.
Nel 1982 Balistreri potrebbe essere un commissario geniale e intuitivo se l’alcol e il sesso non fossero le sue priorità ma alcuni omicidi di giovani donne lo riportano al passato: ci sono infatti elementi in comune tra queste vittime e un omicidio mai risolto avvenuto a Tripoli.
Il passato riaffiora insieme a sentimenti e passioni e lo spinge ad abbandonare il suo atteggiamento autodistruttivo per dare risposta a quelle domande ancora irrisolte e per dare giustizia a quelle vittime che ancora non l’hanno ottenuta.
Recensione
Questo romanzo è il secondo della trilogia "Il male": il primo, "Tu sei il male" è già stato recensito.
E’ difficile sintetizzare la trama presentata in un romanzo così ampio e riccamente strutturato: le vicende si svolgono in parte nella Libia postcoloniale e durante l’avvento di Gheddafi mettendo in luce, attraverso i personaggi, anche caratteristiche di quel contesto geografico e politico insieme alle speculazioni, alla corruzione e alla malvagità di alcuni che tramite tali strumenti vogliono il controllo, il potere e la ricchezza.
E’ affascinante anche la vicenda umana del protagonista segnato per sempre da alcuni fatti dolorosi e da un contrasto sempre più profondo con il padre: il suo ritorno a Roma lo vede trasgressivo, ribelle, ma anche caratterizzato quasi da una forma di autolesionismo, come a punirsi per il suo passato.
Le vicende romane e le indagini sono interessantissime e molto coinvolgenti: drammi personali e corruzione generalizzata si fondono in affresco del nostro tempo, cupo e affascinante, avvincente e doloroso contemporaneamente.
Un romanzo veramente bellissimo, assolutamente da leggere!!!!!!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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