Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno

Autore: Gw Luif Persson

Editore: Marsilio

Argomento: Giallo

Anno: 2004, Pagine: 587


Autore
L'autore è nato a Stoccolma nel 1945: è un noto professore di criminologia, insegna all'Accademia di polizia ed è considerato uno dei maestri svedesi del giallo.


La storia
A Stoccolma un giornalista americano, John Krassner, precipita dal 15° piano della Casa dello studente: per poco non colpisce un passante ma il cane dell’uomo, purtroppo, colpito dalla scarpa di Krassner, muore.
I poliziotti accorsi sul luogo definiscono la vicenda un suicidio anche se il particolare della scarpa è un po’ strano, visto che è precipitata qualche secondo dopo rispetto al corpo.
Lars Johansson, investigatore della polizia criminale, ha molti dubbi sull’ipotesi del suicidio: così decide di svolgere indagini sul giornalista.
Le sue ricerche lo conducono alla scoperta di un manoscritto di Krassner contenente informazioni e documenti che attestano il coinvolgimento di politici svedesi con i servizi segreti americani e russi.
Per questo della vicenda si interessano anche i servizi di sicurezza svedesi che hanno il compito di controllare tutti coloro che potrebbero costituire una minaccia per la stabilità politica del Paese.
Quindi le indagini sul giornalista si diramano coinvolgendo molti settori e molti personaggi ma nessuno riesce ad evitare il tragico avvenimento finale.


Recensione
Nonostante venga presentato come giallo, il romanzo è più un intrigo politico che coinvolge vari settori delle forze dell’ordine svedesi.
C’è quindi tutta una galleria di poliziotti, detective, ispettori… rappresentati anche nei risvolti privati, a formare un quadro in realtà piuttosto impietoso perché gli onesti sono pochi: tra questi ci sono Johansson e Berg, il capo dei servizi di sicurezza, di cui si legge con piacere anche per i toni sottilmente ironici con cui l’autore ne parla.
Per il resto il romanzo, senza suspense né colpi di scena particolari, procede piuttosto lentamente: la narrazione tende ad essere un po’ monocorde ed è più volte appesantita da una serie di "doppi giochi" politici in cui si rischia anche di perdersi.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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