Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: E l'eco rispose
Autore: Hosseini Khaled
Editore: Piemme
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2013, Pagine: 453
Autore
Figlio di un diplomatico, è nato a Kabul, in Afghanistan. La sua famiglia ha ottenuto l’asilo politico negli USA nel 1980. Vive nel nord della California e fa il medico.
La storia
Nell’autunno del 1952 da un piccolo paesino dell’Afghanistan un padre compie un lungo viaggio fino a Kabul insieme ai suoi figli, Abdullah, appena adolescente, e Pari, una bimbetta di 3 anni legata al fratello da un fortissimo affetto.
L’uomo consegna Pari ad una ricca famiglia di Kabul, in cambio riceverà il necessario per mantenere gli altri figli che vivono in condizioni di miseria.
Con il passare degli anni Pari dimentica le sue origini e chiama "padre" e "madre" coloro che con amore la hanno accolta: lascia Kabul con la madre e si trasferisce a Parigi dove vive la sua giovinezza e l’età adulta ormai dimentica di Abdullah ma con, a volte, la sensazione di aver perduto qualcosa.
Invece Abdullah non dimentica Pari, addirittura alla figlia dà il nome della sorella senza riuscire, comunque, a colmare il vuoto della perdita.
Molti avvenimenti si svolgono in Afghanistan durante questo lungo arco di tempo: sono vicende di guerra, distruzione e morte a causa delle quali alcuni volontari da vari stati d’Europa cercano di portare il loro contributo alla ricostruzione e anche le storie di alcuni di loro si intrecciano poi con quelle di Abdullah e Pari.
Recensione
Il romanzo copre un arco di tempo che va dal 1952 all’epoca contemporanea: le vicende storiche dell’Afghanistan costituiscono il sottofondo delle vicende private.
A differenza, però, dei due romanzi precedenti, questo è più disarticolato e meno organico nella struttura, infatti ci sono vari fili conduttori che si allacciano tra loro con fatica o in modo poco convincente.
Sono presenti lunghi flashback che fanno perdere di vista il corso degli eventi e i vari contesti geografici anziché rendere mossa la narrazione finiscono, a volte, per renderla confusa e un po’ inconcludente.
Certo, la scrittura è gradevole, le singole vicende sono interessanti come lo è l’analisi di emozioni e sentimenti ma il romanzo, secondo me, manca di compattezza ed è decisamente inferiore ai precedenti.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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