Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Pista nera
Autore: Manzini Antonio
Editore: Sellerio
Argomento: Giallo
Anno: 2013, Pagine: 273
La storia
Champoluc (Val d’Aosta): un gatto delle nevi, al buio, sta spianando la neve di una pista quando l’autista si accorge di un ostacolo.
Con i cingoli, infatti, il mezzo ha travolto un cadavere, ora irriconoscibile, semisepolto dalla neve.
L’uomo, poi identificato, è Leone Miccichè: insieme alla moglie gestisce una locanda per turisti.
Egli è stato assassinato prima di essere travolto dal gatto delle nevi quindi, trattandosi di omicidio, del caso si occupa il vice questore Schiavone che, da pochi mesi, è stato trasferito ad Aosta da Roma.
Schiavone, nel corso delle indagini, si trova a diretto contatto con la realtà di quelle valli dove "tutti sono un po’ parenti" ma non è semplice risolvere il caso perché potrebbero essere diversi i moventi: il denaro, una vendetta della mafia, la gelosia…
Il vice questore, sebbene poco amante del suo lavoro, è però un investigatore capace ed intuitivo: così, dopo varie peripezie, riesce ad individuare il colpevole.
Recensione
Poliziesco gradevole da leggere, con alcuni elementi simili a quelli dei romanzi di Montalbano: un investigatore "sui generis", poliziotti più fidati ed altri meno capaci, un intreccio che coinvolge anche la dimensione interiore dei protagonisti, l’attenzione allo sfondo geografico in cui i fatti si svolgono…
Tuttavia il commissario Montalbano è molto più gradevole di Schiavone che, a dire il vero, non è moralmente irreprensibile anche se alcuni suoi atteggiamenti trovano poi una spiegazione nelle ultime pagine del romanzo.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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