Autore della recensione: Beatrice Montedoro 2Acat
Titolo: Il grande gioco
Autore: David Almond
Editore: Salani
Argomento: Educazione
Anno: 2013, Pagine: 209
Autore
David Almond ha vinto l'Hans Christian Andersen Awards: il premio Nobel della letteratura per i ragazzi; da poco è diventato il direttore artistico del Bath Festival of Children's lieterature.
La storia
Il libro parla principalmente di un'amicizia tra tre ragazzi che si conoscono giocando al gioco della morte.
Recensione
Nel libro ci sono state molte cose che mi sono piaciute: innanzitutto il linguaggio, perché è fluido e semplice da comprendere, le descrizione dei personaggi e le loro passioni, per esempio quella di Kit, il protagonista, che adora scrivere storie e ha una fantasia davvero immensa. Interessante anche il personaggio di Askew, il ragazzino violento che inventa il gioco della morte e che a sua volta adora disegnare, tanto che vuole rappresentare la storia che scriverà Kit; inoltre abbiamo Annie che è una ragazzina di ghiaccio e con il cuore freddo, ma tutto questo gelo scompare quando lei recita; infine c’è il nonno di Kit, che ha passato i suoi anni migliori lavorando in una miniera, che adesso è abbandonata: è una persona fantastica, secondo me: dolce, affettuosa, sincera….. La situazione che mi è piaciuta di più è stata quando il nonno di Kit ha regalato a suo nipote tutto ciò che aveva: la casa, le pietre della miniera, che aveva raccolto, i suoi vestiti ( che avrebbe dovuto mettere quando fosse cresciuto un po’). Un altro aspetto che mi è piaciuto tanto è il rapporto di amore e fiducia che ha il nonno di Kit, una cosa che mi ha toccato tanto, perché assomiglia al rapporto che ho io con mio nonno.
Inizialmente non mi è piaciuta la descrizione che è stata fatta del gioco, perché l’autore usa parole un po’ troppo dure per esempio: “ TU DESIDERI DAVVERO LA MORTE?” “SI IO DESIDERO DAVVERO LA MORTE”. Prima che finissi di leggere le prime pagine, il libro non mi piaceva, perché pensavo che fosse tanto “horror”, poi invece, quando ho continuato a leggere, mi sono resa conto che il libro mi stava coinvolgendo sempre di più e che non riuscivo davvero a smettere di leggere.
Io non vorrei essere scontata dando questa risposta, ma la frase che mi è piaciuta di più è: "Cammino lungo il fiume con i miei amici, e so che, fino a quando ci saranno gli altri a tenerci d’occhio, noi tre continueremo a camminare insieme. Per sempre".
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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