Autore della recensione: Nicola Carletti
Titolo: L’uomo in fuga
Autore: Stephen Edwin King
Editore: Oscar mondadori
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 1982, Pagine: 192
Autore
Stephen Edwin King (Portland, Maine, 21 settembre 1947) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica.
La storia
I giochi televisivi del XXI secolo sono agghiaccianti. Devono esserlo per distrarre la gente dall’orrore della realtà. Ben Richards lo sa. Eppure decide di partecipare al gioco più crudele di tutti: L’uomo in fuga. Braccato da una squadra di killer, tenterà di sfuggire alla morte per un mese, in cambio di un montepremi di 100 dollari all’ora. Ben Richards è l’uomo in fuga che tiene l’America col fiato sospeso. E’ l’eroe disperato e furibondo di un romanzo che non si dimentica.
Recensione
Mi è piaciuto il modo di criticare la società, associandola ad una forma di manipolazione verso gli abitanti con difficoltà economiche e di salute, avendo pregiudizi nei confronti di queste persone.
Un’altra situazione che mi ha colpito è stato il fatto che nella "TRIVU’" (Televisione) le informazioni erano manipolate dal governo, quindi venivano fatte presenti agli abitanti informazioni false, non coerenti con le situazioni che si andavano ad affrontare.
Originale il modo di dividere la popolazione in Sud e Nord, a sud i poveri e a Nord i benestanti, non solo rispetto alle condizioni economiche più o meno critiche, ma anche riguardo ai danni alla salute delle persone, che soffrono di cuore, ma non hanno i soldi per curarsi e devono accettare le medicine che passava il governo.
Sinceramente ho apprezzato molto il testo e non ho nulla da criticare, anche se iniziando a leggere, ho avuto qualche perplessità, che poi sono svanite con la lettura.
"La gente non ne può più, tutto quello di cui hanno bisogno è la ragione".
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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