Autore della recensione: Rachele Plebani 2Acat

Titolo: Ogni giorno

Autore: David Levithan

Editore: Rizzoli

Argomento: Fantasy

Anno: 2013, Pagine: 370


Autore
David Leviathan, direttore editoriale di Scholastic Press e fondatore di PUSH, nasce nel 1972 in New Jersey.


La storia
E' la storia di un amore impossibile tra due ragazzi: A. e Rihannon: A. è un personaggio astratto, la cui anima vaga dal giorno della sua nascita nei corpi di migliaia di persone; Riahnnon è una ragazza che potremmo definire normale, con una routine quotidiana, non diversa dagli altri; scopriremo però che la sua esistenza verrà profondamente cambiata da A., questa anima, se così possiamo chiamarla, della quale Riahnnon giorno dopo giorno si innamora sempre di più.
A., perdutamente innamorato di lei, cerca ogni giorno di esserle vicino, fino a che le cose non vanno come avrebbero e avremmo voluto…


Recensione
Uno dei libri più belli che io abbia letto, un storia affascinante, intrigante e soprattutto coinvolgente.
Un libro diverso dagli altri, nella struttura, questa situazione nuova di un libro che non è per adulti, né per bambini, non un libro di formazione, che allo stesso tempo è tutto questo insieme: non annoia mai, interessante sin dall’inizio, coinvolgente nel suo cammino, amato fino all’ultima pagina.
MI ha colpito come l’autore sia riuscito nella difficile impresa di non rendere ripetitivo il dover riscrivere in ogni capitolo il contesto e la descrizione; ogni volta che presentava un nuovo personaggio.
Levithan è riuscito a farmi ambientare nel contesto con facilità.
Mi è piaciuto questo amore impossibile che, nonostante le evidenti complicazioni, cerca di sopravvivere sempre, ogni giorno.
In certi punti il testo non è facilmente comprensibile, e in altre parti un po’ confuso, nel complesso però sono state di gran lunga maggiori le parti interessanti e coinvolgenti.
La frase che mi è piaciuta di più è:
"Vorrei tornare da lei. Vorrei tornare a ieri
Giorno 5996
E invece tutto ciò che ottengo è domani".
Questa frase mi ha molto colpito perché mi ha fatto riflettere sulla vita, sul fatto che le cose che noi vogliamo, sciocchezze o fondamentali che siano, non avremmo mai la certezza che accadranno: la vita non è nostra ed ha una cammino che siamo destinati a percorrere.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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