Autore della recensione: 2Acat

Titolo: L'uomo,la bestia e la virtù

Autore: Luigi Pirandello

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 1919, Pagine: 180


La storia
Spettacolo del 20 febbraio presso il "Teatro Pergolesi" di Jesi.
È una commedia pirandelliana incentrata sui temi dell’ipocrisia piccolo borghese, della maschera, della misogenia, e del conflitto tra essere e apparire, spesso alla base di situazioni assurde. La necessità di mantenere la maschera, e quindi la sottomissione agli schemi sociali, costringe a nascondere i sentimenti veri, a difendere un concetto di famiglia che ci si ostina a voler mostrare perfetta, nonostante la profonda crisi di valori. Per tutelare le apparenze, i protagonisti mettono in piedi situazioni assurde, convinti ciascuno dell’assoluta legittimità del proprio operato. Il tutto genera un assurdo scambio di ruoli, per cui la donna virtuosa, sicura di essere tale, finisce per aspettare un figlio dal suo amante, e quindi tradire il marito; il professor Paolino, uomo agli occhi della società onesto e colto, finisce per essere l’artefice di una macchinazione diabolica, che coinvolge il medico di fiducia e il farmacista per quanto riguarda le "pastarelle drogate".


Recensione
In chiave umoristica, Pirandello, sottolinea la drammatica sottomissione dell’uomo agli schemi di una società che, in nome del relativismo, ha perso ogni certezza e ha dissacrato i valori di riferimento della cultura ottocentesca, prima tra tutto la famiglia. Le tematiche pirandelliane presentano elementi ancora di attualità che ci fanno apparire la famiglia Perella simile a molte del giorno d’oggi, con padri assenti, madri vittime dell’immagine e figli fragili e demotivati, la cui educazione viene spesso delegata ad educatori non sempre all’altezza del proprio ruolo. La rappresentazione è risultata piacevole, snella, accompagnata da buoni sfondi musicali; buona la recitazione degli autori.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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