Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: L'amica geniale

Autore: Ferrante Elena

Editore: e/o

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2011, Pagine: 327


Autore
Elena Ferrante è lo pseudonimo di una scrittrice o di uno scrittore di cui si ignora l'identità ma che, in base ai suoi racconti, dovrebbe essere nata/o a Napoli agli inizi degli anni '40.
Piuttosto apprezzata negli USA, da alcuni suoi precedenti romanzi sono stati tratti dei film.


La storia
Le vicende si svolgono a partire dagli anni ’50 in un rione povero e degradato di Napoli ed hanno come protagoniste due bambine, Elena e Lila.
Il libro narra della loro amicizia fino all’età di 17 anni (il seguito in due romanzi successivi).
Elena e Lila sono molto diverse tra loro: la prima è più responsabile, seria, affidabile, invece Lila, tenace e determinata, è più trasgressiva e indipendente.
Elena, grazie all’appoggio del padre, non si ferma alla licenza elementare ma frequenta poi le scuole medie e il liceo classico pur vivendo in un contesto economico e storico in cui è molto difficile accedere all’istruzione.
A Lila, intelligente e intuitiva, non è data questa possibilità per cui finisce per aiutare il padre nella sua bottega di calzolaio ma è un’assidua e attenta lettrice, autodidatta nello studio del latino e del greco e per un periodo, dietro le quinte, tiene il passo con gli studi e le conoscenze dell’amica.
Seppure tanto diverse, ciascuna vive all’ombra dell’altra e ciascuna dipende dall’altra nelle scelte e nelle decisioni.
Intorno a queste due figure ruotano le rispettive famiglie, gli amici del rione… personaggi che, tutti, accompagnano le vicende delle due protagoniste, vicende in cui sono, a vari livelli, coinvolti.
Entrambe le ragazze sembrano cercare un riscatto dalla condizione di degrado che caratterizza il rione in cui l’insulto e la violenza costituiscono i mezzi per risolvere ogni contrasto, ma tale possibilità di riscatto, alla fine di questo I romanzo, sembra essere accessibile solo per una delle due.


Recensione
Questo romanzo, di un’autrice poco conosciuta al grande pubblico, costituisce un’autentica sorpresa per la capacità della scrittrice di far vivere il lettore dentro la storia, nel rione stesso, quasi a contatto con i personaggi di cui si narra.
Le vicende si susseguono rapide, incalzanti, con una scrittura che trascina ed emoziona mentre delinea figure autentiche, vive, di cui si colgono i tratti dal comportamento, sempre coerente con luogo e tempo, anch’essi descritti con pennellate rapide ma molto efficaci.
In più fasi la narrazione assume un carattere corale: non solo Elena e Lila sono protagoniste, ma tutto il rione in cui vivono, caratterizzato da un suo gergo e da un suo codice di comportamento primitivo e istintuale che, però, non si riesce a condannare a tal punto che a quasi tutti i personaggi si finisce poi con l’affezionarsi nell’attesa di conoscere, con il romanzo successivo, l’evolvere delle loro storie.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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