Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Un altro giro di giostra
Autore: Terzani Tiziano
Editore: Longanesi
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2006, Pagine: 578
Autore
T.Terzani, fiorentino, è stato per 30 anni corrispondente in Asia per un noto settimanale tedesco e poi collaboratore della Repubblica e del Corriere della sera. È vissuto per molti anni in India, per lo più nell’Himalaya. È morto nell’estate del 2004.
La storia
Il giornalista Tiziano Terzani scopre di avere un cancro: la diagnosi lo spinge ad una riflessione e ad un bilancio sulla sua esistenza.
La conclusione è che la sua vita è stata una splendida giostra dove, con un cavallo bianco, ha viaggiato senza pagare il biglietto.
Ora è come se qualcuno gli avesse chiesto di pagarlo ma, prima di scendere, vorrebbe fare ancora un altro giro.
Per questo motivo si reca a New York, in un istituto che viene considerato all’avanguardia per lo studio e la cura dei tumori.
Accetta di essere operato, si sottopone alla chemioterapia e segue scrupolosamente tutte le indicazioni, anche dietetiche, che gli vengono suggerite dai competenti e professionali medici di New York.
Qualcosa, però, non lo convince: egli, prima di essere un malato, è una persona, corpo, ma anche anima e mente, eppure l’efficiente medicina moderna sembra vedere soltanto la parte malata.
E’ anche per questo, oltre che per poter fare “un altro giro” che viene attratto da tutte quelle cure e terapie “alternative” alla medicina scientifica, razionale, moderna.
Inizia così per Terzani un lungo viaggio in Asia (continente in cui è vissuto, con frequenti viaggi per circa trenta anni) dove incontra medici tibetani, guaritori, guru, che gli permettono di conoscere i Veda e i Vedanta, esperti di medicina ayuorvedica …
Soggiorna in ospedale “premoderni”, in casupole moderne, affronta lunghi digiuni, recita per giorni i versetti dei mantra, acquista, senza avere il coraggio di ingerirle, pillole di erbe impastate …
Recensione
In realtà questo viaggio alla ricerca di una cura diventa un viaggio alla ricerca dell’”Io”, un cammino di formazione, quindi, che si conclude in una casupola in pietra alle pendici dell’Himalaya dove il giornalista, nella solitudine, nel silenzio, lontano dal materialismo di un mondo globalizzato, si scopre semplicemente piccola cellula del cosmo, partecipe di un’armonia universale infinitamente più vasta di ogni singolo “sé”.
Giornalista curioso, viaggiatore instancabile, uomo di grande cultura ma, soprattutto, di grande umanità, Terzani ci regala pagine indimenticabili.
Una scrittura fitta, densa, un tono ora sorridente, di fronte ai limiti suoi e di ogni essere umano, ora amaro, di fronte all’irragionevolezza mascherata da ragione del nostro tempo, ora appassionato, nella difesa di ogni diversità, per esortare gli uomini ad una rivoluzione che, tutta interiore, ponga l’amore ed il rispetto prima di ogni egoismo e di ogni meschino interesse.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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