Autore della recensione: Lupol Anastasia 2°A cat

Titolo: Il figlio

Autore: Lowry Lois

Editore: Giunti Editore

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2013, Pagine: 384


Autore
Lowry Lois è una scrittrice statunitense, nata nell’isola di Oahu nel 1937. È un’autrice di testi per ragazzi, in cui gli argomenti principali sono il razzismo, l’Oloclausto, l’omicidio e le malattie terminali. Come scrittrice ha vinto due volte la prestigiosa medaglia John Newbery con "Number the Stars" nel 1990 e successivamente con "The Giver" nel 1993.


La storia
Claire è una ragazzina di quattordici anni alla quale è stato assegnato il ruolo di partoriente. La ragazzina partorirà un maschio che le sarà tolto e che lei, per tutto il tempo della narrazione, cercherà in tutti i modi di trovare. Diverse situazioni le ostacoleranno il raggiungimento del suo obiettivo, ma nonostante ciò, l’amore di una madre per il figlio avrà la meglio.


Recensione
Mi è piaciuto il carattere della protagonista Claire, una ragazzina che dimostra una forza e una determinazione surreali per una adolescente. Questo coraggio si può notare, già dall’inizio, quando lei va a visitare il suo bambino al reparto Puericultura, andando contro le regole della Comunità e rischiando la vita. Claire farà di tutto per ritrovare suo figlio Gabriel, si ritroverà tra nuova gente, perderà la memoria, dovrà ricominciare da capo, dovrà scalare una parete rocciosa, perderà la bellezza e la giovinezza in un baratto con il Male, ma non perderà mai di vista il suo obiettivo, suo figlio sarà il suo pensiero fisso. Per tutto il tempo sentirà un vuoto, che riuscirà a colmare solamente ritrovando suo figlio.

Non mi è piaciuta la parte centrale; ho trovato insensato l’aggiungere pagine in cui la protagonista deve ricominciare la sua vita da capo, oppure in cui descrive come si allena e successivamente scala la parete rocciosa. Penso che l’unico motivo per cui l’autore abbia aggiunto questa parte sia quello di sottolineare il vuoto che Claire prova, per la mancanza del figlio, anche se non ricorda niente.
La frase che mi ha colpito in particolare è stata:
"Non posso uccidere qualcuno"
Con questa frase possiamo capire che, anche se Gabriel è furioso per ciò che il Male ha fatto alla madre e alle persone del villaggio, tuttavia capisce che con la violenza non concluderà nulla.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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