Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario

Autore: Lakhous Amara

Editore: e/o

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2013, Pagine: 158


Autore
Amara Lakhous è nato ad Algeri nel 1970 e vive in Italia dal ’95: si è laureato alla Sapienza di Roma dove poi ha ottenuto un dottorato di ricerca.
Con questa stessa casa editrice ha pubblicato diversi romanzi. Oggi vive a Torino.


La storia
Enzo Laganà è un giovane giornalista: abita a Torino, nel quartiere S. Salvario, ma le sue origini sono calabresi.
Enzo è incaricato di occuparsi di alcuni omicidi brutali avvenuti a Torino che hanno come vittime alcuni immigrati rumeni e altri albanesi: potrebbe trattarsi di una faida tra bande rivali o di una guerra per il controllo del territorio…
Enzo risolve la questione facendosi aiutare da un suo amico attore che si spaccia per un informatore prima albanese, poi rumeno, così, attraverso il suo giornale, l’opinione pubblica riceve informazioni che sono solo frutto della fantasia del giornalista e del suo amico.
Contemporaneamente Enzo è coinvolto in un’altra vicenda, anche questa misteriosa e inquietante: Gino, il maialino del suo amico nigeriano Josef, è stato visto passeggiare nella moschea del quartiere.
E’ un fatto gravissimo per i musulmani che chiedono una punizione esemplare mentre il comitato "Padroni a casa nostra" è pronto a difendere a spada tratta Gino, perché maialino italiano e padano, ma non Josef.
Enzo, con diplomazia, cerca di destreggiarsi in tutte e due le situazioni ma non è tanto semplice…


Recensione
Gradevole e divertente, questo breve romanzo è piacevolissimo da leggere sia per le caratteristiche del personaggio, che con incredibile disinvoltura attraversa le situazioni che la vita gli presenta, sia per la scrittura utilizzata dall’autore.
Egli, infatti, non solo rivela una padronanza della lingua italiana invidiabile anche per un nativo, ma la utilizza con una grazia e un’ironia veramente notevoli.
La vicenda raccontata sembra una storiella con un significato allegorico molto scoperto ma il modo in cui viene narrata e i brevi commenti inseriti quasi con noncuranza sollevano domande e dubbi molto significativi, oltre a demolire, sempre con leggerezza, tanti pregiudizi diffusi nel nostro tempo.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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