Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Presunto innocente

Autore: Turow Scott

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 1987, Pagine: 452


Autore
S.Turow, nato a Chicago nel 1949, è avvocato e autore letterario.


La storia
La procura di Kindle è sconvolta per la brutale uccisione della collega Carolyn Polhemus, una donna affascinante ma anche ambiziosa e priva di scrupoli.
Il procuratore Horgan affida le indagini al suo vice, Rusty Sabich, suo fedele e scrupoloso collaboratore da diversi anni.
L’analisi della scena del crimine e l’autopsia rivelano però particolari e indizi che mostrano proprio Sabich come autore del feroce delitto, tra l’altro l’uomo e la vittima avevano avuto un breve ma intensa relazione che la stessa Carolyn aveva deciso di interrompere.
Rusty si proclama innocente, sostenuto e appoggiato dalla moglie Barbara, ma le prove sono contro di lui pertanto viene incriminato e dovrà affrontare un processo.
Il suo avvocato difensore è uno dei migliori e dimostra doti e qualità notevoli nel corso del procedimento ma molte circostanze rivelano corruzione immoralità anche in personaggi all’apparenza incorruttibili per cui è sempre più difficile distinguere tra colpevoli e innocenti.


Recensione
Il romanzo procede inizialmente con un ritmo piuttosto lento e poco avvincente, poi la lettura si fa molto più interessante quando si giunge alla fase del processo anche perchè il lettore, tra prove reali e indizi costruiti, non riesce ad intuire chi sia effettivamente colpevole: questo, come è logico, viene svelato solo in conclusione.
La lettura a volte è un po’ faticosa per un procedere non sempre limpido: l’autore (o il traduttore)a volte sembra prediligere una scrittura più tortuosa e, secondo me, meno accattivante.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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