Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: I bastardi di Pizzofalcone

Autore: De Giovanni Maurizio

Editore: Einaudi

Argomento: Giallo

Anno: 2013, Pagine: 316

Autore
M. De Giovanni nasce nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Ha pubblicato un ciclo di romanzi gialli ispirati al commissario Ricciardi per i quali ha ottenuto diversi riconoscimenti.

La storia
Il commissariato di Pizzofalcone è stato travolto da numerosi scandali per la corruzione di alcuni poliziotti, per questo motivo il personale è stato quasi completamente rinnovato con l’introduzione di elementi considerati scomodi, per vari motivi, in altri commissariati.
Della nuova squadra, guidata dal determinato commissario Palma, fa parte anche Lojacono, piuttosto noto per aver precedentemente risolto un caso importante ma, nonostante questo, anche lui è tra i "bastardi di Pizzofalcone".
Un caso di omicidio mette subito alla prova il gruppo: è stata uccisa una matura signora, moglie di uno dei notai più ricchi e importanti della città.
Inizialmente i sospetti sono rivolti verso il marito che, ancora piuttosto aitante, non fa mistero delle sue numerose avventure ma, alla ricerca di prove e moventi, le indagini continuano dimostrando che questo gruppo di poliziotti così diversi tra loro e così disprezzati altrove è in grado di svolgere bene il proprio lavoro.

Recensione
Nel romanzo, oltre al caso principale, ci sono altri due fili conduttori, altre due indagini con aspetti particolari e con risvolti sociali e umani che rimangono aperte, quindi tutto fa pensare ad un seguito della storia anche perchè, alla stesso modo, sono rimaste aperte alcune situazioni personali dei protagonisti.
Secondo me è una lettura molto coinvolgente sia per la trama del giallo sia per alcuni struggenti aspetti umani, riguardo alla dimensione privata dei personaggi, che emergono con pochi rapidi ma efficaci tratti.
La scrittura è incalzante e veloce ma né banale né insignificante: veramente un bel romanzo!

Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati

clicca qui per inserire il tuo commento.