Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il male non dimentica

Autore: Costantini Roberto

Editore: Marsilio

Argomento: Giallo

Anno: 2014, Pagine: 525


Autore
R. Costantini è nato a Tripoli nel 1952 e oggi è dirigente della Luiss di Roma.


La storia
Michele Balistreri, commissario della Omicidi a Roma, cinque anni dopo l’indagine sull’Uomo Invisibile, trascorre la vita tra la sua casa e il suo ufficio: ha sepolto il passato, non ha futuro e le indagini, che ormai si basano su analisi tecnologiche e scientifiche, gli permettono di ridurre al minimo coinvolgimenti personali ed emotivi.
Intanto la Primavera araba scuote anche la Libia: Gheddafi è in difficoltà, tra rivolte e bombe della Nato, nonostante i suoi fedelissimi mettano in atto una strenua difesa anche con eccidi e massacri, come quelli compiuti dall’uomo con l’orecchio mozzato.
Anche Lidia Nardi torna in scena con un’indagine molto delicata riguardo investimenti in opere umanitarie in Africa, di cui personalmente si occupa: la giornalista scopre infatti uno scandalo finanziario in cui sono coinvolti, in vario modo, Monsignor Eugenio Pizza, il senatore Emilio Busi, Mohammed Al Bakri e Salvatore Balistreri, nomi che rimandano al passato di Michele.
Per impedire a Lidia di conoscere la verità viene uccisa una giovane donna e la sua bambina alla quale viene mozzato un dito: Michele non vorrebbe essere coinvolto nelle indagini ma il dettaglio del dito è un chiaro messaggio per lui in quanto anche Nadia, barbaramente uccisa, presentava questo particolare.
C’è qualcuno che dal passato, da Tripoli, lo sta chiamando per fare i conti con il passato e forse per poter rispondere a quella domanda che ha bloccato la sua esistenza: chi ha ucciso Italia?
Questo "qualcuno" ricorda certamente, come lo stesso Michele, un patto di sangue e sabbia stretto tra quattro ragazzini circa 40 anni prima, questo "qualcuno" forse è un traditore, forse vuole uccidere Lidia e Michele è pronto a dare la sua vita per salvarla con un ultimo viaggio a Tripoli, nei luoghi più significativi del suo passato, alla ricerca di quelle risposte che potrebbero, per quanto tardive, restituirgli un po’ di pace.


Recensione
Finalmente, dopo una lunga attesa, è stato pubblicato l’ultimo romanzo della trilogia "Il male": però bisogna dire anche purtroppo perché non ce ne saranno altri a seguire!
Tutta la trilogia, in particolare in riferimento all’ultimo volume, costituisce un’opera straordinaria per l’intensità emotiva che trasmette, per il coinvolgimento immediato del lettore, per le vicende narrate e per le caratteristiche del protagonista.
Le vicende, in questo terzo romanzo, si svolgono a Roma e in Libia, con continui flashback che rimandano all’ultimo periodo di permanenza di Michele a Tripoli, con l’ascesa di Gheddafi e la cacciata degli italiani: queste vicende storiche così significative si sono svolte mentre Mike perdeva le due donne della sua vita, Italia e Laura e, con lo scioglimento della Mank, poneva fine alla sua giovinezza e a quello che era stato, un idealista che voleva cambiare il mondo.
Nello sfondo, ma non per questo di poca importanza, l’atteggiamento ambiguo dell’Italia nei confronti di Gheddafi e la corruzione dilagante che non risparmia neppure personaggi di spicco in Vaticano.
La storia narrata segue un ritmo incalzante, con pagine feroci e altre struggenti, fino alla conclusione, che ho riletto più volte, del tutto inaspettata e commuovente.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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