Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Un regalo utile
Autore: Cardinali Sergio
Editore: Creativa
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2014, Pagine: 156
Autore
Sergio Cardinali è nato a Jesi nel 1960. Ex studente del Cuppari, diplomatosi al Conservatorio, è da diversi anni direttore della scuola musicale Pergolesi.
Nel 2008 lo scrittore è stato ospite della nostra scuola, incontrando gli studenti del corso B Programmatori: nel 2009, grazie alla disponibilità di Sergio, è stato possibile ripetere l'esperienza.
La storia
Nei primi anni del ‘900 Ettore Lombardi e Edda si sposano: dal matrimonio nascono Pietro e Costanza, morta prematuramente dando alla luce Vittoria che, di padre ignoto, diventa la “figlia di tutti”, amata da Pietro e da sua moglie Armida come un’altra figlia, aggiunta ai loro, Pacifico, Adele e Aurelio.
I Lombardi sono contadini: la loro esistenza è legata al podere di famiglia, vicino al sentiero del Trabocco, nel comune di Montecarotto.
Nel corso degli anni, però, il boom economico degli anni’50, il progressivo intensificarsi dell’industrializzazione, il miraggio della città, sinonimo allora di agio e comodità, affievoliscono il legame dei più giovani con la terra.
Adele, infatti, con il marito si trasferisce a Jesi e solo Pacifico, il geometra, conserva "lo spirito del grano" che lo rende custode delle tradizioni familiari e contadine le quali, simbolicamente, sembrano essere rappresentate da una paletta per dolci che viene regalata da una generazione all'altra fino a concludere il suo percorso nelle mani di Vittoria, alla fine del personale percorso della donna alla ricerca delle sue origini.
Recensione
Il romanzo è una saga familiare che attraversa cento anni di storia italiana e soprattutto marchigiana, con attenzione alle trasformazioni del territorio, dell’economia ma anche della mentalità e dei costumi.
Modernità non è sempre sinonimo di miglioramento: industrie e strade modificano e distruggono gli equilibri naturali e creando nuovi poli di aggregazione, ne eliminano altri, nati dalla solidarietà e dalle abitudini condivise, come succede nel romanzo.
La vita contadina, che pure non si salva dagli orrori della guerra, nelle pagine del libro ha caratteristiche bucoliche e toni quasi pagani: la terra sembra la dea madre dei greci che dà forza agli esseri umani attraverso alcuni riti che, nel romanzo, sono ad esempio quelli della mietitura.
Nello stesso tempo, quel modo di vivere arcaico e preindustriale, appare come una favola o un ricordo a cui è possibile guardare, oggi, solo con nostalgia.
In effetti anche la scrittura, che indugia sui particolari del tempo e delle stagioni, contribuisce a creare quest’atmosfera sospesa, quasi in bilico tra realtà e sogno, tra l’oggi e il ricordo di un passato che non c’è più.
Una lettura veramente affascinante!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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