Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: I diabolici

Autore: Boileau Pierre - Narcejac Thomas

Editore: Adelphi

Argomento: Giallo

Anno: 2014, Pagine: 173


Autore
P. Boileau e T. Narcejac (morti negli anni '90) sono stati per oltre 40 anni i maestri del noir francese.


La storia
Ferdinand Ravel e la sua amante Lucienne programmano e organizzano nei minimi dettagli l’omicidio della moglie di Ravel, Mireille.
I due coniugi, in precedenza, avevano firmato una reciproca assicurazione sulla vita: l’obbiettivo dell’uomo è quello di incassare la cospicua somma di denaro per poi rifarsi una vita con Lucienne, una donna dal carattere forte e deciso a differenza di Ravel, perennemente insicuro e timoroso di tutto e tutti.
Il piano viene portato a termine ma, subito dopo, si verificano strani accadimenti: per prima cosa il cadavere di Mireille è misteriosamente scomparso, poi a Ravel giungono delle lettere dalla moglie, scritte quando già la donna era cadavere.
Ferdinand ha paura e Lucienne, presa dal suo lavoro in un’altra città, non gli è di alcun aiuto: l’uomo si convince che sia il fantasma di Mireille a visitarlo, a fargli sentire la sua presenza, il suo profumo…


Recensione
Questo noir, pubblicato nel 1952, conserva ancora oggi il fascino intramontabile dei capolavori, come nel cinema il grande Psyco di Hitchcock.
Le vicende, concentrate in pochi giorni, hanno tre unici protagonisti, Ravel, Lucienne e Mireille, un triangolo “amoroso” fatale e totalmente gestito dall’ambigua Lucienne.
Il narratore è esterno ma adotta il punto di vista di Ravel e, tramite la focalizzazione interna, l’autore presenta il cammino psicologico che compie il protagonista tra sensi di colpa, rimpianti e lacerante inadeguatezza alla vita, stati d’animo e sentimenti che ci spiegano l’inatteso epilogo (veramente lo avevo intuito circa a metà libro).
La scrittura crea un’atmosfera quasi gotica, cupa e di disfacimento con un crescendo di tensione e di suspense.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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