Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La banda degli amanti
Autore: Carlotto Massimo
Editore: e/o
Argomento: Giallo
Anno: 2015, Pagine: 195
Autore
Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956, vive a Cagliari.
Considerato uno dei maggiori esponenti del NOIR mediterraneo, ha pubblicato diversi romanzi, tradotti in vari paesi.
È anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.
La storia
Dopo la faida seguita alle vicende di Sylvie con un tragico epilogo (vd. "L'amore del bandito"), Rossini, Max e l’Alligatore sono così provati che, per un periodo, vivono vicende separate: hanno bisogno di prendere le distanze dall’orrore e dal dolore che hanno condiviso.
L’esistenza di Marco Buratti (l’Alligatore) è allo sbando e neanche vorrebbe accettare un’offerta di lavoro che gli viene proposta di una ricca esponente dell’industria svizzera la quale gli chiede di indagare sulla misteriosa scomparsa del suo amante, un tranquillo professore universitario su cui anche la polizia, senza esiti, ha svolto lunghe indagini.
Convinto da Max e con il suo aiuto, infine l’Alligatore accetta il caso, coinvolgendo poi anche Rossini.
Inizialmente il professore sembra veramente svanito nel nulla ma poi un indizio conduce l’Alligatore nel prestigioso ed esclusivo ristorante, La Nena, dove i due amanti, nel massimo riserbo, avevano cenato insieme.
A questo punto l’Alligatore e i suoi amici si trovano di fronte Giorgio Pellegrini, (vd. "Arrivederci amore ciao", "Alla fine di un giorno noioso") il raffinato e crudele proprietario della Nena.
Da un lato, un malavitoso vecchio stampo come Rossini, con le sue regole e il suo codice d’onore, d’altro lato un uomo folle nella sua crudeltà, assolutamente privo di scrupoli…
Recensione
In questo noir, spietato e crudo come gli altri dell’autore, si fronteggiano i personaggi meglio riusciti di Carlotto a cui sono dedicati numerosi romanzi. E’ palese la simpatia dell’autore nei confronti dell’anziano (ma sempre distinto e signorile) gangster Rossini che, pur violando la legge, ha una morale a differenza di Pellegrini, simbolo di una nuova criminalità, barbara e spietata.
La conclusione della vicenda lascia intravedere la possibilità di un seguito che speriamo di poter leggere presto!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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