Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Supernotes
Autore: Agente Kasper, Carletti Luigi
Editore: Mondadori
Argomento: Attualità e politica
Anno: 2014, Pagine: 389
Autore
Kasper è uno dei nomi in codice usato da un agente italiano dei servizi segreti e del ROS.
Pilota d’aereo, paracadutista, esperto di arti marziali, è stato, sotto copertura, protagonista di numerose operazioni per smantellare reti internazionali di narcotraffico e di riciclaggio di denaro sporco.
La storia
In questo libro, dal ritmo serrato e avvincente, l'autore racconta le sue esperienze al giornalista Luigi Carletti, in particolare la sua prigionia, durata 373 giorni (2008-2009) nel campo di prigionia di Prey Sar in Cambogia dove è stato ripetutamente picchiato, torturato e costretto a condizioni di vita assolutamente inaccettabili, tanto più nella nostra epoca.
Recensione
“L’inferno esiste” così Kasper definisce il luogo in cui è tenuto prigioniero mentre da parte delle autorità italiane competenti non è stata aperta alcuna indagine: d’altra parte Kasper sa perfettamente che, in caso di fallimento di un’operazione sotto copertura, lui è solo, addirittura non esiste, come gli aveva ricordato il colonnello dei servizi segreti italiani.
L’arresto da parte della polizia cambogiana è legato alle indagini di Kasper sulle supernotes che sono dollari “same-same but different” cioè assolutamente identici a quelli stampati dalla zecca eppure diversi perché stampati fuori dal territorio americano.
Le supernotes sono realizzate per finanziare alcune operazioni gestite dalla CIA, dall’FBI o da altre agenzie statunitensi (spesso in contrasto tra loro), operazioni non esattamente legali che non sarebbe opportuno rendere note.
Seguendo il flusso del denaro Kasper intuisce che proprio in Cambogia, tra l’altro per gli USA paese non amico, vengono stampate le supernotes e forse anche la CIA è coinvolta nel suo sequestro allo scopo di impedirgli di giungere alla verità.
Una volta tornato in Italia, in seguito ad una evasione organizzata da Louis Bastien (sicuramente anche lui agente sotto copertura di nazionalità francese) Kasper presenta un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica di Roma sul “caso supernotes” senza però che le autorità italiane vi diano seguito.
Oggi l’agente Kasper non è più “agente” e vive con la moglie e la figlia in campagna: gestisce una palestra di arti marziali con ex colleghi che, come lui, hanno lasciato l’attività di agenti operativi dell’intelligence.
In teoria è una storia vera, senza rielaborazioni di fantasia, in teoria i torbidi rapporti tra servizi segreti sono documentati, se è tutto vero…la realtà in cui viviamo supera ogni fantasia!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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