Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Tempi glaciali

Autore: Vargas Fred

Editore: Einaudi

Argomento: Giallo

Anno: 2015, Pagine: 442


Autore
Fred Vargas è nata nel 1957 a Parigi, dove vive. Archeologa e medievista scrive gialli intensi e originali che le hanno permesso di ottenere numerosi premi.


La storia
Alcuni strani suicidi insospettiscono Adamsberg anche perché tutti hanno in comune uno strano simbolo tracciato vicino al defunto: sembra una ghigliottina che ricorda le numerose teste rotolate sui patiboli durante la rivoluzione francese.
Il suicidio di un ricco scienziato filantropo sembra essere collegato anche con una vicenda di sangue accaduta 11 anni prima in una piccola isola dell’Islanda.
Adamsberg e la sua squadra, ormai certi che i suicidi sono in realtà omicidi, inizialmente indagano in questa direzione fino a quando un bizzarro personaggio, fondatore di un’associazione che vive quasi nella clandestinità, non rende noto al commissario il fatto che le vittime facevano parte tutte del suo gruppo.
Questa associazione, attraverso incontri in costume, rivive le sedute della Convenzione durante il periodo del Terrore con un Robespierre di fronte al quale lo stesso Danglard afferma: “E’ lui!”.
A questo punto le indagini si indirizzano verso l’associazione e i suoi membri, abbandonando la pista dell’Islanda ma, nonostante ciò, Adamsberg, con Retancourt e Veyrenc, decide ugualmente di ritornare sull’isola della tragedia perché, come direbbe Lucio, il suo vicino, “deve finire di grattarsi”…


Recensione
Dopo 4 anni di attesa Fred Vargas regala ai suoi lettori uno splendido romanzo in cui letteralmente vivono quei personaggi ormai noti al pubblico come lo svagato Adamsberg, distratto e fuori dagli schemi, lo è anche quando segue un’indagine, riuscendo, solo lui, a ricostruire i mille tasselli del puzzle.
Con Adamsberg tornano l’elegante ed erudito Danglard, la giunonica Retancourt, l’amico d’infanzia Veyrenc…ma anche il gatto Palla, il più privilegiato componente dell’anticrimine.
Come sempre, i dialoghi tra i personaggi costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte dell’autrice: sono ironici e delicati, raffinati e divertenti…ogni singola parola è necessaria e insostituibile.
Un discorso smile può essere fatto per i personaggi secondari, una galleria di figure originali e realissime che degnamente fanno da contorno ai personaggi principali.
La struttura del giallo è, come sempre,molto originale e molto avvincente, anche molto raffinata e colta per i continui rimandi agli avvenimenti del Terrore che non appesantiscono la lettura, la rendono invece particolarmente suggestiva.
In conclusione, un romanzo eccezionale, da leggere subito ma lentamente per assaporare ogni singolo dettaglio!!!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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