Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Zusac Markus
Editore: Frassinelli
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2007, Pagine: 562
Autore
M. Zucas è nato nel 1975: è autore di 5 romanzi tra cui questo, considerato bestseller internazionale.
La storia
Le vicende si svolgono a partire dal 1939 nella Germania nazista.
Liesel Meninger, una ragazzina figlia di genitori comunisti, viene affidata, con il fratello, ad una famiglia che vive alla periferia di Monaco.
Il fratellino muore però durante il viaggio e in occasione del suo funerale Liesel si impadronisce di un libriccino abbandonato che decide di tenere a ricordo del fratello scomparso.
La famiglia affidataria è composta da Rosa, severa e rude ma, come rivela con il tempo, con un grande cuore, e da Hans, affettuoso e dolcissimo, adorato da Liesel.
E’ il padre adottivo che le insegna a leggere: nasce così l’amore di Liesel per i libri che, come fossero persone, vengono dalla ragazzina amati e salvati ad esempio dai roghi attuati dai nazisti.
Nelle parole scritte Liesel scopre mondi nuovi che costituiscono anche un rifugio dagli orrori, sempre più evidenti, del suo presente ed è ancora un libro che le fa sentire vicino Max, un giovane ebreo che per un periodo la famiglia ha tenuto nascosto, nonostante i rischi che questa azione avrebbe comportato.
I libri alimentano lo spirito di Liesel e fanno palpitare il suo cuore anche quando la tragedia della storia la colpirà negli affetti più cari.
Recensione
Le prime pagine del romanzo disorientano un po’ il lettore perché narratrice onnisciente è la morte che, in effetti, fu l’assoluta protagonista di quei terribili anni della storia d’Europa.
Superato l’inizio, la storia si fa poi sempre più avvincente e appassionante: la parte storica, che costituisce lo sfondo su cui agiscono i protagonisti, racconta episodi già noti, come l’inquadramento dei giovani nella Gioventù Hitleriana, il rogo dei libri proibiti, la persecuzione degli ebrei… con una prospettiva molto particolare che non ne sminuisce assolutamente la gravità ma proprio grazie ai libri gli orrori diventano più sopportabili.
Senza particolari indagini psicologiche sono comunque ben delineate le personalità dei personaggi che sono molto coerenti e soprattutto vivi e palpitanti nelle loro emozioni che trapelano, a volte, solo da semplici gesti.
La scrittura, in apparenza semplice e lineare, è in realtà elegante nella sua essenzialità ricca di sentimenti.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 9,00 / 10
Froio Giuseppe (13/09/22)
La narratrice di questo libro è la morte, a mio avviso una delle particolarità di questo libro, che parla della triste storia di Liesel una piccola ladra di libri, durante la nascita della Germania nazista.
In questo testo vengono descritti gli orrori commessi in Germania in questa età del punto di vista di una bambina tedesca ma molto vicina a persone ebree come Max, un ragazzo che è riuscito a fuggire ai nazisti abbandonando sua madre e nascondendosi a casa degli Huberman.
Il libro è scritto dividendo la narrazione principale a piccole inserzioni dove vengono descritti luoghi e personaggi nel dettaglio con curiosità o comportamenti particolari.
Valutazione: 9 / 10