Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il lago
Autore: Rufini Marco
Editore: E/O
Argomento: Giallo
Anno: 2003, Pagine: 216
Autore
M. Rufini vive in Umbria, a Capocavallo, fra Perugina e il lago Trasimeno: “Il lago” è il suo secondo romanzo
La storia
Sul finire del mese di aprile del ’49, due pescatori vedono affiorare , dalle acque del lago, un cadavere.
Il medico legale , dopo attenti e scrupolosi accertamenti, stabilisce che il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è quello di Ivo Fagioli, scomparso misteriosamente insieme al genero, Gaspare Ferri, circa tre mesi prima. Un foro alla base del cranio permette di stabilire che l’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola sparato a distanza ravvicinata.
Sono molte le domande che gli inquirenti si pongono: è Gaspare l’assassino, ora in fuga, o anche lui è stato ucciso?
Gli interrogatori ai familiari non permettono di far chiarezza sui fatti mentre l’autore, con un flash-back, ci racconta la storia di Gaspare.
Giovane solitario e silenzioso, fa il pescatore come il padre: il lago è la sua dimensione di vita, solo sulle sue acque , nei suoi rumori e nei suoi colori si sente in pace con se stesso.
Poco prima di partire per la guerra (viene mandato in Africa) su pressione dei parenti, frettolosamente si sposa con Lina, figliastra di Ivo Fagioli.
La giovane è graziosa e sembra affettuosa nei suoi confronti: gli scrive quando è al fronte dimostrandosi una buona moglie e comunicandogli che aspetta un figlio.
Gaspare è colpito da questa notizia (hanno trascorso insieme solo due notti) e nella sua mente si agitano sospetti che le rassicurazioni di altri parenti, che gli scrivono lodando le virtù di Lina, non cancellano.
Dopo quattro anni nel deserto e uno di prigionia in Inghilterra, Gaspare torna a casa ma si sente un estraneo, dubbi e sospetti su tutto e tutti lo tormentano, ma comincia ad affezionarsi a sua moglie.
Gradualmente le incertezze lo abbandonano, arriva a sentirsi quasi felice ma solo per poco tempo perché una rivelazione inaspettata cambierà la sua vita.
Recensione
Coinvolgente e dalla scrittura accattivante, il romanzo ha sia i toni del giallo sia quelli del romanzo psicologico.
Tutta incentrata sulla figura di Gaspare, in parte narratore, l’opera ha un’atmosfera particolare, quella appunto, del lago Trasimeno che a volte , sembra essere co-protagonista, insieme a Gaspare.
La vicenda, dai toni piuttosto cupi, non è presentata in modo banale né scontato ma è filtrata attraverso gli stati d’animo del personaggio principale.
Particolare ed efficace il linguaggio che alterna toni ed espressioni graffianti ad altri più delicati e lirici.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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