Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Parti in fretta e non tornare
Autore: Vargas Fred
Editore: Einaudi
Argomento: Giallo
Anno: 2004, Pagine: 330
La storia
Il commissario Adamsberg è appena stato trasferito all’Anticrimine di Parigi: un salto di qualità, una promozione voluta da alcuni suoi superiori che, nonostante i metodi fantasiosi e apparentemente distratti del commissario, ne apprezzano le indubbie capacità e le valide intuizioni.
Così Jean Baptiste, che ha posto come condizione la possibilità di portare con sé il suo vice Danglard, deve conoscere la nuova squadra che avrà il compito di guidare, conoscenza non facile vista l’ incapacità del commissario di ricordare i nomi.
Quando ancora nella sede dell’ Anticrimine è in corso il trasferimento, Adamsberg è colpito dalla denuncia di una giovane donna che ha trovato sulle porte di diverse abitazioni del suo palazzo dei “4” dipinti con maestria e con caratteri medioevali.
Non è questo l’unico palazzo con tali disegni che incuriosiscono e insieme mettono in allarme il commissario: il fatto che i suoi timori non siano infondati è dimostrato da un omicidio avvenuto nell’unico appartamento di un palazzo non segnato con un 4.
L’assassinato è stato strangolato ma l’assassino sembra voler dare l’impressione che l’uomo sia morto di peste, quella terribile “morte nera” che diffuse tanto terrore nei secoli precedenti.
Negli stessi giorni, Joss Le Guern, il banditore di messaggi, ne ha ricevuti alcuni che lui definisce “speciali” per il contenuto particolarmente inquietante: utilizzando infatti antichi testi anche in latino il mittente sta annunciando un’epidemia di peste…
Recensione
Questo è il primo romanzo dell’autrice in cui compare il commissario Adamsberg, protagonista di una serie di libri che sono opere letterarie di notevole pregio: tutti gli altri romanzi dell’autrice sono recensiti in questo sito.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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