Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: A sangue freddo
Autore: Capote Truman
Editore: Garzanti
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2005, Pagine: 391
Autore
Truman Capote (1924-1984) è una delle voci più originali della letteratura americana del Novecento.
La storia
Nel novembre del 1959 in un villaggio del Kansas occidentale un’intera famiglia fu sterminata da due psicopatici: il brutale omicidio venne scoperto il mattino successivo all’accaduto e suscitò un’ondata di sdegno e commozione in tutta la regione, visto che la famiglia Clutter era apprezzata e amata dalla comunità; tra l’altro, sebbene agiati proprietari terrieri, non avevano ricchezze in casa quindi la strage fruttò solo una manciata di dollari.
L’efferatezza del crimine e la stima di cui godevano le vittime resero particolarmente accurate le indagini il cui responsabile, Alan Dewey, amico delle vittime, fu così coinvolto nella ricerca dei colpevoli da far temere la moglie per la sua salute.
Grazie ad una serie di indizi e alla testimonianza di un galeotto, i colpevoli vennero individuati ma anche loro erano stati vittime di situazioni e circostanze che li avevano resi folli assassini, in modo particolare Perry: il vissuto non può però costituire un’attenuante e in base al codice penale del Kansas gli assassini non evitarono, nonostante petizioni e ricorsi, la pena capitale.
Recensione
Questo libro è un reportage giornalistico e insieme un romanzo: l’autore, infatti, fa riferimento ad un fatto di cronaca accaduto nel Kansas di cui, con realistica fedeltà, vengono riportati particolari e dettagli.
Lo scrittore ha utilizzato registrazioni ufficiali, colloqui ed interviste con i coinvolti (familiari, colpevoli e forze dell’ordine), per cui i fatti accaduti sono restituiti con nitidezza e precisione ma anche il trascorso dei due assassini viene ricostruito con esattezza, lasciando alla fantasia dello scrittore soltanto dialoghi e stati d’animo, anche questi, comunque, fantasiosi fino ad un certo punto perché costruiti sempre su basi certe e verificabili.
La scrittura tende allo stile giornalistico ma riesce ad essere accattivante e coinvolgente, a tenere anche con il fiato sospeso sebbene, essendo un fatto di cronaca, non possa esserci spazio per le ipotesi del lettore.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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