Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Betibù
Autore: Pineiro Claudia
Editore: Feltrinelli
Argomento: Giallo
Anno: 2013, Pagine: 314
La storia
Nurit Iscar, detta Betibù, è considerata la dama nera della letteratura argentina per i successi ottenuti con i suoi romanzi gialli.
All’epoca dei fatti la sua stella è in declino ma un’importante testata giornalistica le offre l’incarico di indagare e di scrivere poi articoli sull’uccisione di un facoltoso imprenditore noto negli ambienti cittadini.
Nurit si trasferisce così a “La Maravillosa”, l’esclusivo e lussuoso country club in cui l’uomo abitava: per seguire il caso, Betibù può contare sull’aiuto di un giovane giornalista di nera alle prime armi, Google-dipendente e impacciato, e del maturo ed esperto Jaime Brema, fortemente tentato dal pensionamento.
Insieme formano una squadra magari un po’ insolita ma molto affiatata, pronta ad investigare su un mistero che, in seguito ad altri omicidi, collegati al primo, si fa sempre più fitto.
Recensione
Le prime pagine del romanzo sono un po’ dispersive e il racconto, all’inizio, è un po’ macchinoso per cui tra i vari personaggi e le loro chiacchiere ci si perde un po’ e la storia sembra priva di un filo conduttore.
Superato l’inizio, la lettura diventa più interessante anche se questo non è un giallo tradizionale per l’ironia che lo caratterizza e per l’accattivante trio di particolari investigatori, protagonisti della vicenda.
Piacevole anche la scrittura che con l’indiretto libero rende più immediati gli interventi dei personaggi le cui dinamiche relazionali rendono, anche queste, di gradevole lettura il romanzo.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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