Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Le incantatrici

Autore: Boileau-Narcejac

Editore: Adelphi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2015, Pagine: 198


Autore
P. Boileau e T. Narcejac (morti negli anni '90) sono stati per oltre 40 anni i maestri del noir francese.


La storia
Pierre Doutre trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza in un collegio da cui esce quando, ventenne, gli viene comunicata la morte del padre, il professor Alberto, noto prestigiatore ed illusionista.
Così Pierre, per il funerale, ritorna a “casa”, cioè nel carrozzone dove viveva ormai solo la madre, una donna avida e un po’ ambigua da cui, in breve tempo, Pierre verrà completamente soggiogato al punto da imparare i trucchi del padre, esibendosi in quei giochi di prestigio che avevano reso famoso il professor Alberto.
Pierre impara in fretta e diventa molto bravo soprattutto in un numero in cui ha come partner Hilda poi Greta (o forse il contrario) due incantevoli gemelle da cui Pierre è ammaliato e affascinato.
E’ innamorato di Hilda (o forse di Greta) visto che è impossibile distinguerle e questa passione, come una malattia, lo spinge verso un terribile baratro…


Recensione
L’abile scrittura degli autori crea un’atmosfera inquietante e cupa in cui il tema del doppio e dello specchio è sottolineato dal contesto in cui le vicende si svolgono, cioè il mondo dei giochi di prestigio e delle illusioni in cui, a più livelli, è coinvolto il protagonista.
Romanzo psicologico ma anche storia noir, in alcuni passaggi richiama l’analisi delle passioni che corrodono l’anima condotta da Zola in alcune sue celebri pagine.
Forse gli autori, a volte, insistono troppo sull’analisi dei meccanismi psicologici: tale analisi rallenta la narrazione ma, comunque, la lettura è molto coinvolgente.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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